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Una Pasqua senza violenza sugli animali: l'appello delle associazioni animaliste

7 apr 2007
Un pranzo di Pasqua senza carne: è l’appello che rinnovano ogni anno le associazioni animaliste per celebrare la Santa Pasqua senza violenza sugli animali contro un tradizione considerata crudele: la macellazione di rito di centinaia di migliaia di agnelli e capretti.
“Rinunciare alla carne è un atto personale - spiegano – ma con profonde implicazioni etiche”.
Contro quella che viene definita una vera e propria strage, gli animalisti levano appelli che si richiamano anche alla vita di San Francesco e al Vangelo.
Riflessioni etiche e religiose. Ma su internet si trovano anche voci di denuncia ironiche e irriverenti, come le vignette di un noto sito piuttosto pungente.
Tornando alle campagne di sensibilizzazione, agli appelli gli animalisti aggiungono consigli per cucinare prelibati menu vegetariani che si possono trovare su tantissimi siti internet, anche specializzati.
Una, tra le numerosissime proposte, suggerisce bruschette al paté di ceci accompagnate da misticanza ricca, come antipasto. Si passa poi ai primi piatti: cannelloni agli asparagi per cominciare, seguiti da ravioli al radicchio e noci. Come secondo polpette ai ceci insieme a una fantasia di verdure crude. Infine, il dolce: mousse di fragole e torta alla menta e cioccolato.
Un menu con piatti ricchi e gustosi, in alternativa a quelli dettati dalla tradizione.

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