Passera: "La fine della crisi è vicina". Immediate le reazioni.

Mentre il premier Monti lancia un seminario per la crescita, il ministro Passera annuncia per settembre misure per le nuove imprese e fissa al 2013 l’uscita dalla recessione, l’ottimismo del Governo al Meeting non convince. Prima i sindacati, ai quali proprio dal Meeting Passera ha lanciato l’appello per un nuovo modello di relazioni. “Ma che ripresa, siamo in coma” – dice il segretario della Cisl, Bonanni, pur guardando con interesse alle parole del Ministro allo Sviluppo, quando invoca coesione sociale e concertazione. “Tavolo negoziale – lo chiede Luigi Angeletti per la Uil, pur vedendo il governo incapace di gestirlo, mentre critica la Cgil, che teme già per un autunno di nuovi licenziamenti e cassa integrazione”.
Non commentano Pdl, PD e Udc, forse pesa la proposta di Casini per un impegno bipartisan, pre-elettorale, per dare seguito alla politica di rigore di Monti. Critica, invece, la Lega; critico l’IDV, con il capogruppo al Senato Belisario che dice: “Passera ha bisogno dell’oculista, se vede cose che non ci sono”.
In linea con lui, invece, Confindustria: “Solo con un impegno unitario fra le parti sociali si può uscire dalla crisi” e alle imprese chiede “Recuperiamo lo spirito del dopoguerra”.


Annamaria Sirotti

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