Patente a punti: gli automobilisti romagnoli sono i più indisciplinati

Patente a punti: gli automobilisti romagnoli sono i più indisciplinati.
O gli automobilisti romagnoli sono i più indisciplinati d’Italia, oppure le strade della Regione sono le più controllate della penisola.
A guidare la classifica delle province che hanno avuto il maggior numero di punti detratti dalla patente, dall’entrata in vigore della legge ad oggi, è Ravenna, seguita da Rimini e Modena. Sesto posto per Forlì. Va molto meglio nelle vicina provincia di Pesaro che si piazza al 36esimo posto, mentre a Ravenna, Rimini e Modena si arriva a circa 108 punti tolti ogni 100 patenti, per 30 infrazioni. La media nazionale è di 73 punti e circa 20 infrazioni ogni 100 patenti.
Gli automobilisti delle province più colpite sono anche quelli con la quota più alta di ripristino punti, secondo le due modalità previste dal codice della strada italiano: la buona condotta e i corsi di recupero. Oltre 10 patentati su 100 a Ravenna, contro una media nazionale di 7, sono tornati ai 20 punti iniziali perché non hanno subito ulteriori decurtazioni per 2 anni e quasi 1 su 100 (la media è dello 0,30) hanno seguito un corso. Ma c'è anche chi non ha mai commesso infrazioni (o non è stato mai "pizzicato") e ha visto aumentare di 2 punti il suo totale grazie al bonus del 1° luglio 2005. Il prossimo regalo arriva quest’anno, per ogni biennio, fino al tetto di 30 punti massimo.
Intanto, l’effetto “patente a punti”, introdotta nell’agosto del 2003, dopo una iniziale riduzione del 20% degli incidenti si sta attenuando e l’obiettivo di dimezzare i morti entro il 2010 previsto dall’Unione Europea sembra irraggiungibile con il trend attuale.
Le statistiche danno ragione a chi chiede maggiore attenzione nei confronti dei giovani alla guida: la fascia più colpita dalle conseguenze degli incidenti stradali è infatti quella tra i 25 e i 29 anni, che nel 2005 ha fatto registrare 637 morti e 41.230 feriti.

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