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Paul McCartney è morto: il 23 settembre 1969 nasce il mistero dei Beatles

23 set 2016
Paul McCartney
Paul McCartney
Attorno ai Fab4 aleggia un’aura di mistero che alimenta leggenda metropolitana che ancora oggi fanno schierare i fan. La più famosa e intrigante è la teoria PID, acronimo di Paul Is Dead, secondo cui Paul McCartney, il celebre bassista della band, sarebbe morto nel 1966 e sostituito da un sosia, che ne vestirebbe i panni ancora oggi. Il mito nasce da un pettegolezzo del London Daily Mirror pubblicato il 23 settembre 1969.

Il 12 ottobre 1969, Russ Gibb, disc jockey in un’emittente di Detroit, raccontò che la sera precedente aveva ricevuto una telefonata da un personaggio che gli aveva rivelato un clamoroso segreto: Paul McCartney era morto in un incidente stradale tre anni prima, il 9 novembre del ’66.

I Beatles rimasti, su proposta del loro agente Brian Epstein, accettarono di non rendere pubblica la notizia della tragedia per evitare una catena di suicidi tra i fans. Fu così indetto un concorso per sosia per trovare il sostituto di Paul: si trattava di un poliziotto canadese, Billy Shepherd. Per renderlo maggiormente somigliante a Paul, il sostituto si sottopose a numerosi interventi di chirurgia plastica e gli fu insegnato a cantare come lui e suonare con la sinistra, giacché il bassista era mancino.

Dalla trasmissione di Russ Gibb iniziò una selvaggia caccia all’indizio in cui i fans, presi da un panico che rasentava l’isteria collettiva, si misero a cercare qualsiasi elemento in cui potesse ravvisarsi un indizio della morte del loro beniamino. Ne trovarono tanti, ovunque. Forse, probabilmente, volontari, per una geniale mossa pubblicitaria degli Beatles.

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