Persecuzioni e discriminazioni religiose anche in Occidente

La libertà religiosa oggetto di persecuzioni e discriminazioni: incredibilmente, avviene anche nel mondo occidentale. Perfino gli Stati Uniti si pongono il problema, ha assicurato Roberto Fontolan, del Centro internazionale di Comunione e Liberazione. Drammatica la testimonianza dell'arcivescovo Chrysostomos II, che ha raccontato di atrocità e crimini compiuti contro i cristiani di Cipro dalla Turchia, che ha occupato il 38% del territorio e devastato luoghi di culto. "Il diritto di manifestare liberamente il pensiero religioso - ha detto - è inalienabile".
Anche in Iraq mezzo milione di cristiani ha abbandonato il Paese, quando sono arrivati gli Stati Uniti: "Ma un Medio Oriente senza cristiani - è stato il commento di Salman Shaikh, pakistano, all'Onu per un decennio - non è il Medio Oriente che amiamo e conosciamo". Non bisogna però avere paura della nuova realtà che sta prendendo forma, ha detto, soprattutto in Medio Oriente dove assistiamo al risveglio arabo. E proprio il professor Shaikh, al Cairo, vedrà l'opposizione siriana per guidare la transizione post Assad.
"Se le rivoluzioni arabe non daranno vita ad un ordinamento civile, quelle rivoluzioni saranno fallite", ha ammonito Franco Frattini nella sua veste di presidente della Fondazione De Gasperi, che ha ricordato anche le stragi di cristiani in Nigeria, "uccisi proprio perché cristiani, possiamo dirlo", ha puntualizzato. In chiusura il sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha annunciato l'avvio, nella capitale, dell'Osservatorio per le libertà religiose, "per rompere il silenzio e l'indifferenza: un patto che avevamo preso con papa Benedetto XVI".

Francesca Biliotti

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