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Pesce azzurro: incontro pescatori-commissione UE per un nuovo piano di gestione

15 feb 2018
Pesce azzurroPesce azzurro: incontro pescatori-commissione UE per un nuovo piano di gestione
Pesce azzurro: incontro pescatori-commissione UE per un nuovo piano di gestione - Faccia a faccia domani pomeriggio tra pescatori e un membro della commissione europea sul piano per...
Pescatori e commissione europea a confronto. Nell'incontro la proposta al Parlamento europeo per il piano di gestione del pesce azzurro, in particolare di alici e sardine, pesca tipica dell'Adriatico.
"La situazione è seria – spiega Marco Affronte, relatore del progetto del gruppo Verdi/ALE all'Europarlamento - perchè dagli ultimi studi scientificiche pare che queste specie siano in grave calo con il rischio che collassino".
Ed ecco che interviene il piano della Commissione, che prevede l'introduzione di quote e quindi un sistema di gestione pluriennale per lo sfruttamento degli stock di piccoli pelagici nel Mediterraneo.
In Europarlamento c'è chi non è d'accordo e propone un piano più blando, ma Affronte sostiene che potrebbe non bastare.
Intanto esulta il mondo associativo della pesca per la riconferma degli sgravi contributivi per il settore, fissati al 45,07% dalla legge di bilancio, dopo il via libera del Governo dato ieri in tarda serata.
"Abbiamo lavorato per tutelare il reddito dei pescatori - dicono il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina e il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti - e per dare concreta attuazione alla misura contenuta nella legge di bilancio".
Coldiretti fa sapere che sono 780 le imprese di pesca in Emilia-Romagna che beneficeranno della riconferma degli sgravi fiscali per il settore.
"L'eliminazione degli sgravi fiscali - spiega Coldiretti Impresapesca Emilia-Romagna - sarebbe stata un peso insostenibile per le aziende ittiche nazionali, che sono per lo più realtà medio piccole, già alle prese con gravi difficoltà ad imporsi sul mercato".
La Coldiretti ricorda infatti che nei mari della regione rispetto al 2000 le imprese pescano il 40% in meno, a causa della concorrenza sleale del prodotto proveniente dall'estero e spacciato per italiano soprattutto nella ristorazione, ma anche per l'eccessiva burocrazia.

Silvia Sacchi

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