La piaga delle morti sul lavoro. L'Emilia Romagna figura tra le regioni meno colpite

La piaga delle morti sul lavoro. L'Emilia Romagna figura tra le regioni meno colpite.
484 morti sul lavoro in un anno. Più di uno al giorno, oltre 9 la settimana. Emilia Romagna in coda alla classifica più drammatica, per un calcolo che viene fatto in rapporto ai numeri degli occupati. Una posizione che non può consolare, anche perché è solo all’ottavo posto se si guarda al numero assoluto di decessi. In testa Forlì-Cesena: 7 morti bianche nel 2010; tre a Ravenna, due a Rimini. Un caso a San Marino: Luciano Perfetto, pugliese di 46 anni, morto lo scorso agosto. La maglia nera spetta sempre alla Lombardia, con 68 decessi, poi il Veneto e la Campania. Il settore più pericolo è come sempre l’agricoltura - un decesso su tre - segue l’edilizia con il 27% delle morti. Le cause più comuni restano la caduta dall’alto o il ribaltamento di un mezzo in movimento, oltre il 10% muoiono schiacciati dalla caduta di oggetti pesanti. A rischio gli italiani; solo il 10% dei decessi riguarda lavoratori stranieri, per una fascia d’età media fra i 40 e i 59 anni. Delle 484 morti bianche nel 2010, 14 sono donne.

Annamaria Sirotti

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