Piano di sorveglianza sulle zecche

Questo periodo dell'anno è uno di quelli con la massima diffusione delle zecche. Il pronto soccorso di San Marino, nei giorni scorsi, ci aveva riferito di 4-5 accessi quotidiani per le morsicatura di questi parassiti. E il Dipartimento di Prevenzione Iss già dall'anno passato ha avviato un piano di sorveglianza.
Cinque stazioni in diversi punti del territorio sammarinese per monitorare la diffusione delle zecche, la tipologia e l'eventuale presenza di agenti patogeni.
Il Dipartimento di Prevenzione dell'Iss ha avviato un piano di sorveglianza in collaborazione con il Centro Naturalistico, l'Ufficio Gestione risorse agricole ambientali e il Servizio di Igiene Urbana.
Le analisi di laboratorio, su alcune zecche prelevate, nei boschi tra Montegiardino e Faetano, hanno dato esito positivo alla borrelia. Un virus che in Emilia Romagna – ma il dato è sottostimato - colpisce circa 80 persone all'anno. E in altre regioni è anche peggio.
Uno dei principali sintomi della borrelia è un'eruzione cutanea a forma di bersaglio. Se non diagnosticata e curata correttamente con terapia antibiotica, la malattia può attaccare vari organi, compreso il cuore e il sistema nervoso centrale, diventare cronica e portare a condizioni invalidanti. A San Marino si è verificato un solo caso di contagio all'uomo, anni addietro, e si è risolto senza problemi. Altra patologia che le zecche infette potrebbero trasmettere è invece la febbre bottonosa con sintomi simili a quelli dell'influenza. Generalmente si cura efficacemente con antibiotico.
Nel video l'intervista a Renaldo Renzi (Dipartimento Prevenzione Iss)

Luca Salvatori

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