Una pillola sta per mettere fuori gioco la celiachia

Una pillola sta per mettere fuori gioco la celiachia.
Sempre più vicina la pillola anti-celiachia che consentirà ai pazienti di dire addio alla dieta su misura. A San Marino sono oltre un centinaio i casi identificati. Entro un paio d’anni dovrebbe essere disponibile un farmaco da assumere prima dei pasti, in grado di bloccare l’effetto tossico del glutine per consentire ai celiaci di alimentarsi in modo normale. La pillola sta concludendo la sperimentazione. E’ stata provata su 200 pazienti che l’hanno assunta due volte al giorno prima di ogni pasto, per sei settimane. Previene i sintomi associati al consumo di cibi con glutine, senza controindicazioni significative. Per la prima volta in assoluto si è di fronte ad un farmaco che previene l’insorgenza di malattie auto-immunitarie, tipiche dei celiaci. La pillola inibisce una proteina - la zonulina - che regola l’apertura dei “cancelli” dell’intestino, bloccando così l’aumento della permeabilità intestinale indotto dal glutine. “È come mettere una ceralacca sulla toppa di una serratura. Il grande vantaggio è che l’azione dell’inibitore è momentanea: tutto torna nelle condizioni di partenza, passato l’effetto” spiega Alessio Fasano, padre della neo-pillola e direttore di un centro di ricerca di Baltimora. Entro la fine del 2009 saranno disponibili i risultati di un’ulteriore sperimentazione nella quale il farmaco è stato somministrato a pazienti appena diagnosticati e ancora sintomatici.

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