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'Più povere' le famiglie sammarinesi

1 feb 2005
'Più povere' le famiglie sammarinesi
La famiglia media sammarinese si sente più povera rispetto agli anni precedenti e il suo livello di indebitamento con le banche sta salendo progressivamente, anche se riferito in larga misura ad acquisti o investimenti. Cala sensibilmente il risparmio, come pure il potere d’acquisto, il cui indebolimento percepito si attesta sul 12 per cento. Così almeno dichiarano ii capifamiglia.
In media la spesa per la quotidianità è piuttosto alta e supera i 2 mila e 500 euro ogni mese, il 3,7 per cento in più delle uscite famigliari di due anni fa. Buona parte delle risorse economiche vengono bruciate in generi alimentari e bevande, 585 euro al mese, ma molte anche quelle assorbite dal pasto fuori casa, 500 euro al mese per l’88,7 per cento delle famiglie, in crescita rispetto a quelle degli anni precedenti.
Spese che la famiglia sammarinese sostiene in buona parte all’interno del territorio, soprattutto per i prodotti di largo consumo. Fuori confine invece vanno i denari sborsati, nell’ordine, per istruzione, ricreazione e spettacoli, pasti e consumazioni fuori casa, vestiario e calzature, vacanze, una voce questa che assorbe ,mediamente 2.392 euro all’anno per ogni famiglia, il 3,2% in meno di quanto speso nel 2002. Qui l’analisi scende più nel dettaglio, spiegando che in media la famiglia sammarinese trascorre ij vacanza circa 12 giorni l’anno, il 62% in Italia, il 38% all’estero.
In generale contrazione i consumi. Se infatti negli anni precedenti il numero di oggetti voluttuari presenti nelle abitazioni era in crescita, oggi computer, televisori, impianti satellitari, collegamenti a internet sono sostanzialmente stabili, segno che la corsa all’acquisto è diminuita. Sale invece quella di macchine fotografiche digitali e lettori DVD. Cambia leggermente anche il modo di trascorrere il tempo libero. Dall’indagine condotta dall’Ufficio Statistica risulta che il 62% delle famiglie lo occupa passeggiando, il 59,6% leggendo, il 44,2% facendo del giardinaggio. Il 43,4 si dedica invece alla navigazione su Internet. Per lo sport privilegiati corsi in palestra, nuoto e attività acquatiche, insieme a sci e ciclismo. Leggermente in calo la pratica di calcio e tennis.
Ma per tornare ai costi sostenuti dalle famiglie del Titano, salta agli occhi la diminuita propensione al risparmio. Sempre minori le cifre accantonate a fine mese da destinare ad investimenti futuri. Nel 2002 le famiglie che riuscivano a risparmiare erano il 68,63%, oggi questa percentuale scende al 63,45 per cento. Ma dove vengono impiegati in larga misura i risparmi? Soprattutto nei depositi bancari, il 49 per cento, poi in pronti contro termine, il 40 per cento, le assicurazioni previdenziali, il 30 per cento, gli immobili, il 14 per cento. Affatto ottimista la percezione della situazione economica: nel 1999 le famiglie soddisfatte erano il 70,6 per cento, nel 2002 sono scese al 53,3 per cento, nel 2003 arrivate invece al 46,3% del totale

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