Polizia Civile: dal report 2017 anche la proficua collaborazione con il dipartimento salute dell'Iss  

Aumentano le ispezioni nelle attività commerciali. Lo scorso anno 190, il dato più alto degli ultimi anni. Cui vanno aggiunti i sopralluoghi per allerta rapidi, per intenderci sono quegli allarmi diramati a livello europeo per verificare la qualità dei cibi: 21 contro i 19 del 2016. Il totale 211 ha portato a 99 provvedimenti: 19 sequestri amministrativi; 9 casi per merce scaduta e 10  perché privi di etichettatura. Per un ammontare di sanzioni amministrative di quasi 42 mila euro. Anche queste in salita da 150 alle 195 del 2017.
Curiosità: multate due aziende che producevano farmaci veterinari senza autorizzazione sanitaria. Ma si sono messe subito in regola. Nel mare magnum delle sanzioni spiccano la scarsa pulizia ambienti o attrezzature utilizzate (20%) e l'etichettatura non conforme (20%). Nel 15% dei casi il  mancato possesso attestato formazione, fenomeno in calo ma ancora frequente e l'irregolarità nella conservazione degli alimenti. 
Altro capitolo: la maxi operazione scattata dopo segnalazione anonima in una azienda di produzione cosmetici. Quasi 2 settimane di controlli per scoprire diverse irregolarità e sospende l'attività per 20 giorni. La segnalazione è finita anche in tribunale e, per effetto degli accordi di cooperazione, ha superato il confine ed è arrivata al Ministero della Salute.

GB

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