La Polizia Civile sequestra migliaia di capi contraffatti

La Polizia Civile sequestra migliaia di capi contraffatti.
L’operazione, che ha coinvolto numerosi agenti, è il risultato di una proficua collaborazione tra la magistratura sammarinese e la procura della Repubblica di Bolzano.
8.000-10.000 capi arrivati a San Marino nella notte tra mercoledì e giovedì. Poche ore dopo è scattata l’operazione di sequestro della Polizia Civile in sette, otto magazzini, alcuni facenti capo a società che hanno importato il materiale, altri agli spedizionieri che nella vicenda non hanno alcuna responsabilità. La presunta merce contraffatta sarebbe stata spedita originariamente dalla Turchia verso la Germania e dalla Germania a San Marino. Una parte probabilmente era destinata ai negozi della Repubblica e un’altra parte sarebbe stata rispedita altrove. L’indagine è partita dalla procura di Bolzano e tramite rogatoria internazionale è stata completata in Repubblica. L’ordine di sequestro è partito dall’ufficio del Commissario della legge Rita Vannucci. Si tratta in larga parte di abbigliamento, accessori e anche scarpe. Marchi noti, come Armani, Dolce & Gabbana, Kalvin Klein, Miss Sixty ed anche firme semisconosciute su cui è più difficile stabilire l’autenticità. Le indagini proseguiranno la prossima settimana. Rappresentanti delle griffes coinvolte verranno in Repubblica per un primo accertamento sulla contraffazione. I capi che verranno giudicati originali saranno immediatamente dissequestrati e restituiti. In seguito la merce sospetta verrà sottoposta a perizia. L’inchiesta dovrà stabilire se le società coinvolte sono complici della presunta attività illecita o se invece sono state anch’esse vittima di una truffa. Sia pure nella massima riservatezza è molto attivo il servizio anti-contraffazione della Polizia Civile. In media 50-60mila i capi sequestrati ogni anno. Con continuità viene svolto anche un servizio di controllo nel centro storico e nelle altre attività commerciali e non solo. I capi di abbigliamento contraffatti, spesso in maniera eccellente, in passato venivano distrutti ora invece vengono in larga parte devoluti alla Croce Rossa che li distribuisce nella missioni umanitarie.

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