"Polizia posta e criminalità informatica": via al corso

Antonio Apruzzese dirige una sezione specialistica che negli ultimi anni ha visto nascere nuovi crimini e problematiche legate all'informatica fonti di guadagni astronomici anche per i colletti bianchi della malavita moderna.
Redditizia e anonima la criminalità informatica è difficile da perseguire se non smantellando interi sistemi costituiti ad arte come in un domino a 'matrioska': un centro nell'altro dal piccolo 'promoter' alla società che gestisce capitali magari con aziende fantasma quotate in borsa.
Il traffico su larga scala che interessa la malavita ormai in tutti i paesi del mondo comprende banche e servizi dedicati (carte di credito e home banking) oppure delitti odiosi e crimini contro la persona e l'integrità di minori e soggetti più deboli ( si rubano decine di migliaia di identità online).
Difendersi prevenendo lavorando sul rischio concreto per l'utenza comune grazie alla polizia postale oggi gli specialisti guardano al “mobile banking” come nuova frontiera del crimine.
[Nel servizio l'intervista ad Antonio Apruzzese, Direttore Centrale Polizia Postale]

FZ

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