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Povertà: la situazione a San Marino

19 apr 2008
Caritas
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Lo scorso anno sono arrivate 397 richieste d’aiuto alla Segreteria alle Finanze. Circa il 3 per cento delle famiglie. 258 sono state accettate per accedere al fondo previsto per legge. La maggior parte arrivano da donne, soprattutto vedove o separate.
Un rapido giro per le parrocchie più importanti della Repubblica ci mostra uno spaccato che si riflette nelle statistiche elaborate dalla commissione per l’accesso al credito sociale. Parlano di interventi di aiuto per cittadini italiani residenti, lavoratori in nero che non vengono pagati. Ma parlano anche di cittadini sammarinesi rimasti soli, o per la morte del coniuge, oppure in seguito a separazione. Non ci sono solo anziani, nella fotografia dei parroci dei castelli, ma anche coppie che faticano ad arrivare a fine mese. Giovani che si sono indebitati e devono chiedere aiuto ai genitori per mantenersi. La situazione per gli anziani è andata peggiorando.
“Da diversi anni – ci racconta un sacerdote – anziani che devono pagare l’affitto non mangiano e viceversa. Per non parlare di coloro che vengono abbandonati dai figli”. Don Gianni Monadi, parroco di Chiesanuova, propone una Caritas Diocesana più attiva sul nostro territorio. Perché oltre a Sammarinesi e Italiani residenti, si aggiungono nuove povertà: quelle degli extracomunitari legati in qualche modo a famiglie del territorio. “Povertà non solo economiche – aggiunge – ma anche umane”. Augurandosi di riaprire al più presto la casa di prima accoglienza di San Michele.

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