Logo San Marino RTV

Pranzi, taglio di capelli e passeggiate per chi vive oltreconfine: occhio alle regole, ecco cosa si può fare a San Marino

Proseguono i controlli delle forze dell'ordine per il rispetto delle regole

27 mar 2021

È stretta sulle attività non consentite a San Marino per i residenti fuori territorio. Nel mirino ancora la palestre. Dopo le recenti sanzioni della Gendarmeria, anche la Guardia di Rocca ha multato 16 italiani. 10 di loro si allenavano pur non essendo atleti. Multati, poi, 11 italiani per il non rispetto delle indicazioni sull'uso della mascherina in auto.

Con Emilia-Romagna e Marche in rosso, chi vive oltreconfine deve fare attenzione. Resta la possibilità di raggiungere San Marino dai Comuni confinanti per acquistare beni e servizi essenziali, se non disponibili sul proprio territorio. Quindi, si può venire sul Titano per generi alimentari, medicinali, benzina, veterinario, andare dall'ottico o fare una ricarica telefonica. Ok anche ai servizi di gommisti e meccanici, sempre se non presenti nella zona di appartenenza. Le motivazioni dovranno essere riportate nell'autocertificazione.



Quello che invece non si può fare è andare dal parrucchiere o dall'estetista, anche se si è frontalieri. In questi casi la regola di riferimento, per San Marino, resta quella del divieto degli spostamenti se si proviene da una zona rossa salvo per salute, lavoro o necessità, con una sanzione prevista di 500 euro. No a piega e unghie, dunque, ma si può portare il cane a fare la toelettatura visto che si tratta di una questione igienica legata all'animale e, quindi, ritenuta servizio essenziale.

Altro capitolo è quello di bar e ristoranti: per i frontalieri è possibile andare a mangiare durante la pausa pranzo. Ok anche all'asporto a fine turno, se non si è riusciti a procurarsi la cena. Cattive notizie, invece, per gli amanti delle camminate: non si può varcare il confine, infatti, per fare una passeggiata o per andare in bici, a meno che i ciclisti non siano atleti ai quali è permesso.

Sono solo alcune delle situazioni possibili. In casi particolari potrebbero essere previste delle deroghe, ma sono da valutare di volta in volta. Nel dubbio è sempre meglio chiedere, contattando la Centrale Interforze, la Protezione Civile o l'Iss.




Riproduzione riservata ©