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Presentato il 'Rischio educativo' di Don Giussani

28 feb 2006
“Mandateci in giro nudi, ma lasciateci la libertà di educare”. Le parole di Don Luigi Giussani aprono la presentazione del “Il rischio educativo”, testo fondamentale dell’opera del fondatore di Comunione e Liberazione. Interviene davanti a una sala gremita il segretario Zafferani, commentando la campagna culturale avviata dai promotori dell’appello educazione: “E’ vero – ha detto – che qualcuno ha abdicato al diritto/dovere di educare, dalla famiglia alla scuola. Quella dell’educazione è una emergenza per tutte le società, non solo per quelle occidentali”. Pasquale Valentini porta il saluto del vescovo, Mons Luigi Negri, assente per motivi di salute: “Il rischio educativo – scrive Monsignor Negri - ha segnato la mia esperienza di uomo e di cristiano, una esperienza nella quale sono stato educato e che ha fatto di me un educatore”. E’ Gabriella Mangiarotti del dipartimento formazione dell’ateneo sammarinese a introdurre al testo come “storia di un uomo che ha messo in gioco la sua passione per l’educare davanti e che è ora storia di un intero popolo”. Il rischio educativo è proposta di un metodo, innovativo e vero, con il quale giudicare e sperimentare le cose”. Educare, introdurre alla realtà totale: consegnare al giovane una ipotesi di lettura della realtà, un criterio che sia fondato sul senso del passato e sull’esempio di vita, sulla coerenza ideale di chi insegna, perché sia poi il giovane – e qui sta il concetto di rischio - a verificare la verità di quella ipotesi nel suo ambiente, abbracciandola o rifiutandola. Al rettore dell’università di San Marino Giorgio Petroni il compito di individuare alcune dimensioni culturali che fanno del testo un documento di forte attualità nel terzo millennio.

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