Primo congresso per l'Usl

Per alcuni l’Usl non esiste. Ma il nuovo sindacato va avanti per la sua strada celebrando il suo primo Congresso. Circa un centinaio i delegati. Hanno partecipato all’assise rappresentanti di forze politiche e una folta delegazione della Uil nazionale e di Rimini. Grandi assenti: Csdl e Cdls. Approvata nel pomeriggio la relazione del Segretario Generale Francesco Biordi, che è stato confermato nel suo incarico. L’Usl invita ad una nuova politica di sviluppo, a non illudersi di poter risolvere la crisi tagliando la spesa pubblica. La sfida è la modernizzazione del sistema economico e sociale, attirando nuovi capitali, ad esempio promuovendo il “made in San Marino” e realizzando un’Agenzia Governativa per gli investimenti e la promozione delle esportazioni. Anche la Sanità deve configurarsi come una risorsa economica. La ricetta dell’Usl è puntare sulla crescita della domanda interna. Per farlo – dice - occorre mantenere il potere di acquisto ed aumentare i redditi dei lavoratori. Poi investire in settori strategici come ricerca, innovazione e settore energetico. Non poteva mancare il richiamo alla concertazione e partecipazione. Il nuovo sindacato vuole inoltre ragionare su un progetto di Legge che preveda la possibilità di consentire ai contratti aziendali di derogare ai contratti nazionali, introducendo una contrattazione di secondo livello legata alla qualità, all’efficienza, alla produttività e alla meritocrazia. Senza dimenticare che per valorizzare le risorse umane occorre investire nella formazione, trasmettendo una nuova cultura organizzativa e nuove modalità operative e di gestione delle attività.

Monica Fabbri

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