Processo Finbroker: Bassini in aula, parla Miriam Tedeschi

Processo Finbroker: Bassini in aula, parla Miriam Tedeschi.
“Sì, i soldi depositati nei conti correnti svizzeri e poi giunti a San Marino erano i proventi della mediazione condotta da mio marito nell’affare Telekom Serbia”. La conferma è arrivata direttamente da Miriam Tedeschi, moglie del mediatore, conte Gianfrancesco Vitali, interrogata per oltre 4 ore nell’aula del Tribunale, alla ripresa del processo Finbroker. Rispondendo alle domande dell’avvocato Marco Martines, difensore di Loris Bassini, ex amministratore della fiduciaria sammarinese ed accusato di truffa, calunnia, abuso di fogli firmati in bianco e falsità in scrittura privata, la signora Tedeschi ha confermato: i 14 milioni di marchi erano proprio il provente della mediazione, come riferito dallo stesso Vitali alla Commissione parlamentare d’inchiesta. Era poi stata eseguita una operazione “estero su estero” e con due diversi bonifici alla Banca di San Marino, per un totale di 23 miliardi di vecchie lire, alla fine dell’anno 2000 la signora Tedeschi aveva affidato alla Finbroker la somma che intendeva poi far rientrare in Italia col procedimento di emersione. Somma che poi sostiene essere sparita del tutto. Sotto testimonianza, Miriam Tedeschi ha rievocato l’intera vicenda, di come abbia conosciuto Loris Bassini tramite un’amica di vecchissima data, Silvana Spina, “praticamente una sorella, in cui riponevamo la nostra massima fiducia”, ha detto davanti al giudice Vittorio Ceccarini. Ma al momento di ricevere i soldi in una filiale romana di Antonveneta, un bonifico di oltre 3 milioni di euro, alla banca erano arrivati solo poco più di 3000 euro. Miriam Tedeschi ha sempre riferito che Bassini le restituì solo 450 milioni di vecchie lire, nonostante l’imputato sostenga una tesi ben diversa, ossia di aver restituito le somme in più tranche, e tirando in ballo anche diverse persone come testimoni. Bassini verrà ascoltato per ultimo nel processo: molto attesa la deposizione, alla prossima udienza, dell’avvocato Veronesi dell’Ispettorato per il credito e le valute, chiamato a deporre dagli avvocati di parte civile Valentina Angeli e Lucia Selva.

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