Processo per riciclaggio, in appello confermata la condanna di primo grado per l’imputato

Processo per riciclaggio, in appello confermata la condanna di primo grado per l’imputato.
Marco Benini, commercialista cesenate, era stato condannato in primo grado a due anni e mezzo di prigionia per riciclaggio. Ossia per aver occultato, tramite una società sammarinese, la Final Work di cui era amministratore, parte degli introiti derivanti dalla falsa segnalazione di clienti alla banca Italease. La vicenda parte dal 2007, con la Procura di Milano che indagava sul denaro sottratto all’istituto italiano da un’associazione per delinquere che operava dall’interno. Le indagini partirono proprio grazie all’intervento di San Marino: Banca centrale effettuò le verifiche e trasmise tutto al tribunale, che procedette coi sequestri. L’accusa era di quasi quattro milioni e mezzo di euro di proventi occultati da Benini. Testimone chiave del processo Gianluca Montanari, già indagato a Milano per appropriazione indebita e associazione per delinquere: secondo la difesa, Benini era all’oscuro della reale provenienza del denaro. Ma questa versione non aveva convinto il giudice Battaglino, che lo scorso aprile lo aveva condannato, né il giudice delle appellazioni Brunelli, che ha confermato la pena. Ora potrebbe anche subire la confisca dei beni per l’equivalente delle somme che gli sono contestate.

f.b.

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