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Raffica di licenziamenti e dimissioni forzate all’interno del Gruppo Biholding-Karnak

13 mag 2010
Permessi di lavoro non rinnovati a frontalieri a tempo determinato, provvedimenti disciplinari, sfociati, in un caso, nel licenziamento. Negli ultimi 12 mesi - per la Federazione Industria - si contano a decine i licenziamenti che hanno colpito i lavoratori del Gruppo Biholding. Dati che vanno ancora confrontati con l’Ufficio del Lavoro, ma al sindacato non è sfuggito l’uso strumentale e scientifico dei provvedimenti disciplinari per arrivare al licenziamento o alle dimissioni volontarie di dipendenti in organico da tempo. A questi si aggiunge l’arretramento professionale delle lavoratrici al rientro della maternità o, ancora peggio, alla lettera di licenziamento nei casi di richiesta di aspettativa post-partum. La CSU è preoccupata anche per quanto sta succedendo alle lavoratrici della Titanedi, altra azienda del Gruppo Biholding: “Anche qui ci troviamo di fronte al tentativo, attraverso lo spostamento della Titanedi da Dogana a Chiesanuova, di una riduzione d’organico strisciante”. I vertici aziendali hanno infatti sistematicamente negato alle dipendenti quella flessibilità d’orario necessaria a conciliare i tempi di lavoro con i tempi della famiglia.

Giovanna Bartolucci

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