I ragazzi dei soggiorni culturali in udienza dai Reggenti

L’incontro con i Capi di Stato rappresenta un’ulteriore opportunità per rinsaldare concretamente il senso di appartenenza alla Repubblica.
“La costante e sempre numerosa partecipazione dei giovani ai soggiorni culturali, oltre 730 nel tempo, testimonia il forte e saldo legame che unisce i sammarinesi che vivono all’estero alla terra di San Marino”. Così il Segretario Fabio Berardi ha presentato ai Capi di Stato i ragazzi che partecipano a questa 27esima edizione. “Ci auguriamo – ha aggiunto - che questa esperienza possa far crescere in loro l’amore verso la loro terra d’origine e che questo li stimoli ad esserne validi rappresentanti ovunque si trovino, anche con l’assunzione di cariche diplomatiche e consolari”.
Poi è stata la volta dei ragazzi esprimere il ritrovato attaccamento ad una terra di cui tanto hanno sentito parlare nei racconti dei genitori e nonni. “Oggi ci sentiamo più sammarinesi”, hanno detto.
“Voi rappresentate la discendenza di famiglie che hanno dato molto alla storia del nostro paese e che con spirito di sacrificio e duro lavoro hanno saputo guadagnarsi la stima e il riconoscimento dei paesi che le hanno accolte - hanno dichiarato i Capi di Stato -. I soggiorni culturali sono uno strumento di forte lungimiranza perché unisce i sammarinesi attraverso la riscoperta dei valori di appartenenza”. Poi l’invito rivolto a san Marino ad aprirsi al mondo. Infine una stretta di mano a suggellare un incontro che non verrà dimenticato.

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