Logo San Marino RTV

RallyLegend, la Segreteria allo Sport: "Non saranno tollerate future edizioni che vedano il ripetersi di atti simili"

Dopo i disordini di ieri Rossano Fabbri anticipa la convocazione di un tavolo allargato per "stabilire misure ancora più rigorose e vincolanti". Interviene anche il Psd: "Evento che va ripensato". Per Rf l'evento è "sfuggito di mano"

5 ott 2025

La politica prende posizione dopo i disordini e gli atti vandalici registrati durante la penultima giornata di Rallylegend. La Segreteria di Stato per lo Sport in una nota scrive che l'evento, "pur riconfermando il suo straordinario successo sportivo e l'imponente afflusso di pubblico, ha visto il verificarsi di inaccettabili atti criminosi e di vandalismo."

Rossano Fabbri, oltre ad esprimere il "più profondo ringraziamento e la piena solidarietà a tutte le Forze dell'Ordine sammarinesi", ammette che "la gestione dell'ordine pubblico in un evento di queste proporzioni si conferma di anno in anno più complessa per la Repubblica". Nonostante le misure di sicurezza siano state rafforzate.

"Il Rallylegend - dichiara il Segretario Fabbri - è un innegabile patrimonio per San Marino, un evento sportivo di caratura internazionale che porta lustro e un valore aggiunto al nostro Paese, come dimostrato dalla presenza di oltre centomila persone e dalla risonanza che l’evento ha fuori territorio. Tuttavia, questo valore non è e non sarà mai un assegno in bianco che giustifichi la compromissione dell'immagine e della sicurezza della Repubblica. San Marino non è terra di nessuno, né un territorio di conquista per chi intende portare disordine, inciviltà e violenza".

Di qui il monito: "Non saranno tollerate future edizioni che vedano il ripetersi di atti simili". Per questo Fabbri annuncia che, già a partire da lunedì, saranno avviate le convocazioni per un Tavolo Allargato che vedrà la partecipazione dei vertici delle Forze dell'Ordine, delle Segreterie di Stato coinvolte e delle rappresentanze sindacali di categoria. "L'incontro - spiega la Segreteria - servirà a tracciare un bilancio completo di questa edizione e a stabilire misure ancora più rigorose e vincolanti. "La Repubblica di San Marino - chiarisce Fabbri - intende proseguire l'esperienza del Rally Legend, ma solo a patto che l'eccezionalità dello spettacolo sportivo non sia mai disgiunta dalla garanzia assoluta di sicurezza pubblica e rispetto delle norme".

Tono analogo anche dal PSD che in un comunicato parla di "un grande evento che deve ritrovare equilibrio". La forza di governo sposa le parole di Fabbri e riepiloga i problemi riscontrati: "Le forze dell’ordine e i soccorsi sono messi sotto pressione, gli spazi pubblici si riempiono fino all’eccesso, e la nostra organizzazione statale deve affrontare uno sforzo che va oltre la sua portata". Inoltre "ci sono famiglie che faticano a portare i figli a scuola, lavoratori che devono reinventarsi percorsi alternativi, anziani che preferiscono restare in casa per non rischiare di trovarsi in mezzo al caos. C’è chi parla di un vero senso di asserragliamento, come se il proprio Paese, per qualche giorno, non appartenesse più a chi lo abita". E ancora "i campeggi improvvisati, i bisogni fisiologici compiuti all’aria aperta, la sporcizia, i danni alle strutture pubbliche e private, gli animali domestici spaventati dai rumori." 

Il Psd ragiona anche sui costi economici. "Perché è vero - si legge -che, da una parte, il Rallylegend porta ricchezza: muove consumi, riempie camere e ristoranti, fa lavorare negozi, bar, distributori. Ma dall’altra parte è altrettanto vero che ci costa in termini di ore di lavoro straordinario per la macchina pubblica; ci costa per le pulizie, per i rifiuti da smaltire, per le strade e i marciapiedi da risistemare, per le strisce pedonali e la segnaletica da rifare, per le aree verdi da ripristinare; ci costa anche in termini di usura del territorio". Per questo si invoca la creazione di "un bilancio pubblico che ogni anno renda conto non solo dei successi e della partecipazione, ma anche dei costi, degli impatti, delle criticità affrontate".

Per il partito di Federico Pedini Amati il Rallylegend non va abolito ma "va ripensato. Va costruito un equilibrio nuovo tra spettacolo e rispetto, tra ospitalità e tutela, tra visibilità e sostenibilità. Serve una cornice più solida, una regia più attenta, un messaggio chiaro: San Marino è un Paese ospitale, sì, ma anche serio. Capace di accogliere, ma anche di far rispettare le regole".

Dall'opposizione interviene Repubblica Futura secondo cui il Rallylegend è un evento "che comincia a sfuggire di mano e che rischia di essere un colossale boomerang per l’immagine del Paese". Per questo serve un "approccio nuovo". Nel mirino di Rf finisce il governo "totalmente inesistente. L’unico intervento - scrivono Marco Podeschi e compagni - è stato quello di elevare il contributo annuale a 100.000 euro. Evidentemente per Gatti è chiaro che aumentando le tasse i soldi ci sono e magari i rally sono un settore nel quale fare i famosi investimenti con i soldi che prenderà dalle tasche di pensionati, lavoratori e imprenditori".

Come il Psd, anche per Rf "urge realizzare uno studio per valutare gli indotti della manifestazione e valutare quali possono essere le aree in cui incrementare i ritorni per la Repubblica, migliorando anche l’esperienza per i partecipanti e il pubblico a cui va garantita la massima sicurezza. In ultimo, non per importanza, ci sono residenti che fanno dei sacrifici per ospitare l’evento ed altri rally che si svolgono nella nostra Repubblica".

Per l'Apas quanto successo in questo fine settimana è un "tripudio dell’inciviltà". L'associazione parla di "comportamenti incivili che nulla hanno a che vedere con la passione per le auto, la velocità, il talento dei piloti. Trattasi di puri atti di vandalismo, alimentati dalla maleducazione, dal consumo eccessivo di alcol e, a giudicare dai fatti accaduti, forse anche dal consumo di altro". Quindi l'associazione si chiede "per quale ragione viene ammesso tutto questo? La pace dei cittadini, il decoro, la tutela degli animali, la salvaguardia dell’ambiente non hanno nessun valore per le nostre Istituzioni? Dove stanno coerenza e rispetto delle leggi? Se fosse stata applicata l’istanza d’Arengo che fa divieto di utilizzo di botti e petardi - tuona l'Apas - si sarebbero evitati feriti e incendi. Solo una parola possiamo dire, perché un’altra non c’è, VERGOGNA!!".






Riproduzione riservata ©