Reggenza nei castelli. Le istanze di Montegiardino

Reggenza nei castelli. Le istanze di Montegiardino.
Piccola realtà, piccoli problemi. Ma una difficoltà quando è fortemente sentita diventa grande. E’ così per Montegiardino, che ha esposto le sue richieste. Una disponibilità, quella manifestata dalla Reggenza, accolta con gioia dal Capitano. “Il contatto con le istituzioni – ha detto Marta Fabbri – fa sentire il cittadino protagonista e lo avvicina alla vita politica. In momenti di difficoltà c’è bisogno di sensibilità, non d’indifferenza.” Montegiardino si è stretto intorno a questioni che stanno a cuore dell’intera comunità. Prima fra tutte: il rischio di chiusura dell’ambulatorio sanitario. Nonostante sia stato recentemente ristrutturato, non risponde a norme di igiene e sicurezza, e si teme venga spostato a Fiorentino, con conseguenti disagi per i cittadini, soprattutto anziani. Si chiede che non venga chiuso e che si prendano eventualmente in considerazione alternative all’interno del Castello. Poi c’è il capitolo parcheggio, per liberare la piazza dalle auto. Altro tema “caldo”: l’utilizzo della palestra annessa alle scuole primarie. Il divieto d’uso per attività ricreativa sancito da una delibera del Congresso di alcuni anni fa, sta costando caro. “Montegiardino è piccolo – spiega il Capitano - ma conta ben dieci associazioni e ogni anno organizza numerose attività”. E’ quindi costretto ad allestire un tendone, con costi annessi. Troppo alti per una realtà che, considerando le esigue dimensioni e il relativo numero di abitanti, dispone di un budget ridotto.

Monica Fabbri

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