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Reintegro sanitari non vaccinati, Ciavatta: "Non ci interessano polemiche, garantiamo servizio preparandoci a ciò che verrà"

In giornata le dure critiche dell'USL a cui si è aggiunto il movimento Demos

2 ago 2022
l'intervista a Roberto Ciavatta
l'intervista a Roberto Ciavatta

L'esecutivo “gioca con le persone”: dure le parole dell'Unione sammarinese dei lavoratori all'indomani del decreto 111 che prevede il rientro dei sanitari non vaccinati fino a fine settembre. Tra le principali critiche del sindacato c'è la scelta di utilizzare un decreto per intervenire sul diritto del lavoro. Una norma, prosegue Usl, che "esaspera ulteriormente una situazione già tesa". Tra i passaggi criticati, il fatto che il dipendente sia reintegrato per soli due mesi e lo spostamento dello stesso a discrezione dell'Iss. Il sindacato si sofferma poi sul mancato diritto di ferie con la "minaccia - sottolinea - di sanzioni disciplinari" se non si rientra. Un decreto, aggiunge Usl, emesso poi "all'oscuro delle organizzazioni sindacali".

Sul fronte politico, interviene il neo movimento Demos che parla di “criticità e discriminazioni”, di una “emergenza” personale dichiarata, di fatto, con il decreto e chiede di “reintegrare dignitosamente" i sanitari obiettori. Ma il Segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta, difende la decisione. Ciavatta spiega che era necessario sospendere il divieto, per i non vaccinati, di entrare nella struttura ospedaliera. Chi non ha ricevuto ancora il booster, infatti, dovrebbe farlo adesso. In vista, però, dell'autunno e di una probabile nuova ondata, le autorità sanitarie procederanno con la nuova dose di richiamo in quella fase dell'anno. "Dobbiamo garantire un servizio senza chiusure - dichiara Ciavatta - preparandoci per ciò che verrà. Non ci interessano le polemiche". 

Nel servizio, l'intervista a Roberto Ciavatta (segretario di Stato Sanità)





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