Relazione Agcom: 60% degli italiani usa Internet, penultimi in Europa

Tornano a sorridere le risorse economiche nel settore delle comunicazioni, ammontano a 53,6 miliardi di euro, 1,5% in più rispetto al 2015. Il contributo più rilevante proviene dal comparto delle telecomunicazioni, che rappresenta il 59% dell'intero settore; seguono i media come tv, radio, editoria e internet, con una incidenza sul totale pari al 28%, e infine i servizi postali, 13% di incidenza sul totale, 7 miliardi di euro circa. La componente radiotelevisiva cresce del 6,5%, mentre l'editoria, i quotidiani, continuano a perdere risorse, -6%. L'online, al contrario, continua ad espandersi, +14,8%. Ma questo non basta a far salire l'Italia nella classifica europea: nella fruizione di Internet è ancora al penultimo posto. Sono i dati contenuti nella relazione annuale dell'Agcom, autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presentata come ogni anno a Montecitorio dal presidente Angelo Marcello Cardani. Entrando nello specifico, si nota poi come la Rai, grazie all'inserimento del canone nella bolletta della luce, e la conseguente sconfitta quasi totale dell'evasione, si attesta al secondo posto sul podio delle televisioni, seconda solo a Sky. Mediaset, scavalcata, scivola al terzo posto. Il presidente Cardani ha posto l'accento anche sulle fake news, “fenomeno di estrema gravità”, lo ha definito, avanzando anche dubbi sul fatto che colossi del web come Facebook o Google possano autoregolamentarlo, dal momento che essi stessi ne sono i principali utilizzatori gratuiti.

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