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Repubblica blindata per la sicurezza del Papa

18 giu 2011
Circa 300 persone lavorano a pieno regime per garantire la sicurezza del Papa. Chi non si è munito per tempo del pass per entrare allo stadio e assistere alla Messa, resterà fuori, stesso dicasi per chi si presenterà dopo le 8.30: verrà dirottato allo stadio del baseball dove è allestito un maxischermo. Chiuse numerose strade: in mattinata la parte bassa del monte, Dogana compresa anche se il papa da lì non passerà, nel pomeriggio stop alla parte alta. Bar e negozi dovranno rimuovere eventuali pedane e tavolini esterni. I fedeli in strada potranno assieparsi dietro le transenne. La bonifica dei luoghi di passaggio e sosta di Benedetto XVI va avanti da giorni, ritrovata anche una pistola giocattolo vicino allo stadio, probabilmente era lì da tempo, comunque rimossa.
La Digos ha preteso l’identificazione di tutti coloro che, a Pennabilli, abitano attorno alla piazza Vittorio Emanuele, dove parlerà il pontefice. Stesso dicasi per Serravalle.
Allestita una centrale operativa al Multieventi, che monitorerà i luoghi di passaggio con attrezzature all’avanguardia e telecamere di precisione. Impegnati Interpol, gendarmeria Vaticana, 007, tiratori scelti, artificieri. Vietati zaini o borse troppo grandi, nessun ombrello, bastone o oggetto contundente, ma neanche seggiole metalliche: il centro Sant’Andrea mette a disposizione sedie di cartone a 2 euro l’una. Nel video l'intervento di Sabato Riccio (Coordinatore Forze dell'Ordine)

Francesca Biliotti

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