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In ricordo di Roberto Daolio dal network di Little Constellation

1 lug 2013
In ricordo di Roberto Daolio dal network di Little Constellation
In ricordo di Roberto Daolio dal network di Little Constellation
Il 29 giugno si è spento Roberto Daolio, antropologo e critico d’arte, figura di rilievo della cultura artistica e uno dei maggiori esponenti della critica d’arte contemporanea in Italia. E’ stato uno dei più acuti e raffinati intellettuali italiani, capaci di tracciare e leggere con estremo rigore i processi e le trasformazioni culturali alla base delle ricerche artistiche più innovative degli ultimi decenni. Nato a Correggio nel 1948 si era laureato al DAMS di Bologna e formato a contatto con Renato Barilli negli anni ’70. il suo nome è particolarmente legato alla scena artistica bolognese degli anni ’80 e ’90, insieme alla attività della Galleria Neon, spazio creato da Francesca Alinovi e portato avanti da Gino Gianuizzi, segnando un lungo periodo di estrema vitalità creativa.
Saggista e docente di grande levatura, ha insegnato Antropologia Culturale e Antropologia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Oltre alle numerose attività curatoriali, pubblicazioni e collaborazioni del calibro di MoMA/PS1, Biennale di Venezia, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, è stato corrispondente e critico d’arte per numerose riviste tra cui Flash Art, Linus, Frigidaire e per quotidiani nazionali tra cui La Repubblica.
Singolare e prezioso è stato il suo legame professionale con la Repubblica di San Marino, attraverso diverse presentazioni, convegni e per la cura di mostre d’arte. Dalle recensioni per le esposizioni di Marcello Jori e Luciano Bartolini del 1988 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, al convegno Arte: utopia o regressione? curato da Lea Vergine presso il Teatro Titano, all’evento Provoc’arte del 1991. In particolare per questo progetto espositivo, pensato appositamente per il territorio sammarinese ed estremamente innovativo per il periodo, furono aperti al pubblico diversi spazi prima di allora mai utilizzati, come l’ex Galleria Ferroviaria Il Montale. A questa mostra parteciparono numerosi artisti da tutta Italia e molti all’inizio della loro carriera, tra cui Maurizio Cattelan, di cui Roberto Daolio è stato il primo a intuirne il grande talento e a curarne le prime mostre.
A quella mostra parteciparono anche talenti ora molto attivi tra cui: Eva Marisaldi, Alessandro Pessoli, Emilio Fantin, Margherita Manzelli, Enzo Umbaca, Cuoghi e Corsello.
Negli anni più recenti lo ricordiamo per il suo fondamentale apporto, la sua passione e per i suoi intensi contributi teorici per il progetto di ricerca del network di Little Constellation. Indimenticabili le sue presentazioni a Bologna alla Galleria Neon nel 2009, a San Marino presso la Segreteria di Stato per l’Istruzione e Cultura, presso la Biblioteca di Stato, e in occasione del lancio della prima esposizione del network di Little Constellation al Docva CareOf di Milano alla Fabbrica del Vapore nel 2010, fino alla mostra The Land seen from the Sea al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova, nel 2012.
Lo vogliamo ricordare anche per la bellissima presentazione presso la sala stampa del Comune di Bologna per l’interveto artistico di Lorella Mussoni & Pier Giorgio Albani, Terzo tempo: il Rugby è un opera d’Arte, realizzato allo Stadio Arcoveggio nel giugno dello scorso anno.
Gli artisti e i curatori di Little Constellation si stringono attorno a tutte le persone più care, amici, artisti e tutti coloro che con profondo affetto e stima l’hanno conosciuto, e con gratitudine e ammirazione hanno seguito i suoi insegnamenti. Ciao Roberto!

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