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Rifiuti: all'Osservatorio non basta prendere atto di decisioni già prese

3 feb 2014
Rifiuti: all'Osservatorio non basta prendere atto di decisioni già prese
Rifiuti: all'Osservatorio non basta prendere atto di decisioni già prese
Con l'art 25 della Legge di Sviluppo è stato istituito l'Osservatorio per la gestione integrata e sostenibile dei rifiuti. Tale Osservatorio, che ha tra i suoi componenti anche due rappresentanti delle Associazioni ambientaliste (Oasiverde e Micologica), si è riunito da Novembre a cadenza mensile con lo scopo di tracciare le nuove politiche della gestione dei rifiuti affinché siano più sostenibili da un punto di vista sia ambientale che economico. Ricordiamo che le stesse Associazioni, sin dal 2009 presso le varie Segreterie susseguitesi, si sono fatte promotrici di proposte concrete a favore del riuso e del riciclo, del porta a porta spinto e di tutte quelle pratiche già da tempo realizzate con successo presso alcuni comuni definiti “virtuosi”.
I dati non sono confortanti. A San Marino dal 2010 vengono raccolti e registrati i dati relativi all’esportazione dei rifiuti: si rileva che l'esportazione, e quindi i costi per San Marino sia per trasporto che per smaltimento, sono cresciuti. Si passa da un totale di 55.900 ton nel 2010, 58.700 ton nel 2011 fino a 60.500 ton nel 2012!
Nonostante il forte ritardo del nostro Paese verso queste tematiche, crediamo che le mutate condizioni nei rapporti oltreconfine, la considerazione ormai consolidata del “rifiuto” come risorsa anche economica ed occupazionale, nonché una maggiore sensibilità da parte delle istituzioni a questi temi, rappresenti un'importante possibilità di svolta per San Marino. Il nuovo paradigma si sta spostando non più concentrandosi sulla sola raccolta differenziata ma addirittura sulla ricerca verso una diminuzione a monte della produzione dei rifiuti, anche a partire dai processi produttivi delle aziende. E San Marino potrebbe ancora, se ci fosse la volontà di superare i singoli interessi, rappresentare un'avanguardia in questo senso.
Siamo fiduciosi che l'Osservatorio del 4 Febbraio fornirà una svolta in questo senso, in quanto tutti i membri avranno modo di visionare ed analizzare la relazione che l’AASS ha il compito di predisporre per l’attivazione della raccolta porta a porta su tutto il territorio, in ottemperanza agli impegni presi dalle Segreterie di Stato coinvolte (Territorio e Turismo con delega ai rapporti con AASS) e per l'applicazione di tale metodologia entro 18 mesi, quindi entro la metà del 2015.
Tuttavia ci pare che alcuni temi continuino a non essere affrontati nel modo opportuno da parte dell'Osservatorio. Ad esempio dopo la circolare che invitava ad allinearsi alle necessità di pretrattare i rifiuti da conferire in discarica, e che ha creato non pochi disagi per lo stoccaggio a San Giovanni, la decisione di noleggiare un impianto di trito-vagliatura non è passata tramite l'Osservatorio, dove sono giunte alcune notizie solo a decisioni già prese, e dove invece come Associazioni abbiamo ribadito come il tritovaglio non rappresenti affatto una soluzione.
Sarebbe opportuno far sapere chi stia gestendo il macchinario e con che costi, anche indiretti. I dati per ora li prendiamo dai verbali dell'Osservatorio, nell'attesa della pubblicazione di documenti ufficiali. Ci è stato detto che il noleggio avrebbe un costo di 10.000 euro/mese con possibilità di riscatto, ed un costo totale di esercizio e manutenzione di 18/20 euro/ton.
Ora una parte verrebbe inviata all'impianto Hera di Imola con un costo a tonnellata di circa 105 euro più 5 euro per indennizzo al Comune, oltre a 20/22 euro per il trasporto. Un'altra parte verrebbe invece inviata alla discarica di Sogliano, gestita da Sogliano Ambiente, con il recupero parziale di un ulteriore 25% di materiale prima del sotterramento: qui il costo a tonnellata sarebbe di circa 105 euro oltre a 20 euro per il trasporto.
Nonostante ciò, apprendiamo solo ora dalla stampa delle problematiche legate alle tempistiche del conferimento della frazione secca a Sogliano e della conseguente necessità di un nuovo stoccaggio di rifiuti a San Giovanni. Saremo di fronte all'ennesima emergenza rifiuti?
Per la frazione umida ci si organizzerà invece a Gaviano (zona Ventoso) dove, in collaborazione con l'UGRAA, si realizzerà un nuovo impianto di compostaggio. Ma anche qui non conosciamo ancora nulla riguardo all'eventuale acquisto o noleggio di nuovi macchinari (ad esempio serve un trituratore? Sarà a noleggio? E chi lo pagherà, l'UGRAA, l'Igiene Urbana?). Confidiamo che presto alle nostre domande verrà data risposta.
In ogni caso, l'estensione del porta a porta su tutto il territorio della Repubblica dovrebbe seguire questa tabella di marcia: Fiorentino, Montegiardino e Faetano dovrebbero passare ad un porta a porta integrale come quello di Chiesanuova entro il 2014, mentre i restanti Castelli dovrebbero vedere implementata una raccolta porta a porta limitata all'umido e all'indifferenziato, escluse le frazioni carta, plastica e vetro per cui rimarrebbero i cassonetti stradali. Complessivamente l’AASS stima che siano necessari 40/45 addetti e 35/40 mezzi per effettuare il servizio. Ma questa resta una proposta e non una decisione dell'Osservatorio, che a nostro avviso non dovrebbe semplicemente prendere atto delle decisioni già prese altrove ma dovrebbe prendere in esame tutte le possibilità per poi definire una strategia. Altrimenti a cosa servirebbe riunirsi?
Ad esempio, a nostro avviso occorrerebbe valutare bene i ruoli quando si tratta di gestire gli impianti: è giusto che chi si occupa della raccolta possa anche gestire gli impianti? Chi gestisce la raccolta dovrebbe avere come obiettivo ridurre la quantità dei rifiuti, mentre chi gestisce gli impianti tendenzialmente trae guadagno in base alla quantità del rifiuto e non avrebbe nessun interesse nella sua diminuzione. Questi e molti altri temi andrebbero affrontati, non solo con dati professati a parole.
Per questo riteniamo determinante l'Osservatorio del 4 Febbraio, perché finalmente si potrà parlare con un testo ufficiale presentato dall'AASS e fortemente richiesto anche dalle Associazioni, visto che finora gli unici documenti scritti ufficiali di cui i membri abbiano potuto usufruire sono stati i verbali delle riunioni. Le informazioni sono sempre state comunicate a voce e ad oggi nulla è stato ufficialmente deliberato.
Le Associazioni ambientaliste hanno già prodotto e inoltrato agli altri membri dell’Osservatorio un proprio documento contenente domande, osservazioni e proposte per la riduzione e la raccolta dei rifiuti. Crediamo che in molti si siano resi conto della necessità di affrontare in maniera integrata la revisione della gestione dei nostri rifiuti, e confidiamo che l'Osservatorio rappresenti una vera occasione per creare un progetto innovativo che parta da un coinvolgimento reale nel processo decisionale ed un impegno preciso da parte di chi dovrà impegnarsi per realizzarlo!

Alessandro Paoloni per Associazione Oasiverde
Raniero Forcellini per Associazione Micologica Sammarinese

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