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Riminese in carcere per il sequestro del figlio

3 mag 2006
Riminese in carcere per il sequestro del figlio
Un italiano di 55 anni, residente a Rimini, è finito in carcere colpevole del sequestro del figlio minorenne, sottratto alla madre due anni fa. L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile di Rimini, in collaborazione con la Polizia Postale di Bologna. La vicenda risale agli inizi del 2004. All’origine una crisi familiare conclusa con la separazione dell’uomo dalla giovanissima convivente cubana, classe ’83, da cui aveva avuto un figlio. Dopo la separazione, il piccolo era stato affidato al padre che già, dopo pochi mesi, aveva iniziato a non farlo più vedere alla madre, fino alla decisione di fuggire con lui in America Latina. Due anni in perenne movimento, da un paese all’altro. Per ben due volte, prima dal Brasile poi da Cuba, era riuscito a fuggire facendo perdere le proprie tracce al Dirigente della squadra mobile di Rimini, Sabato Riccio, in missione insieme all’Interpool per eseguire il mandato di cattura internazionale spiccato nei suoi confronti. Le ricerche si sono concluse ieri mattina. A tradirlo l’invio di e-mail provocatorie all’ex-compagna che la Polizia Postale di Bologna intercettava da più di un anno mappando tutti i suoi spostamenti. L’ultima, inviata proprio ieri, proveniva dal capoluogo emiliano-romagnolo. Immediato l’intervento delle forze di Polizia. L’uomo si trova ora in carcere a Bologna. Il bimbo, di 6 anni, è stato affidato alla madre.

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