L’hanno fermato in via Moretti, dove gli agenti stavano già eseguendo controlli in una zona tristemente nota per lo spaccio di droga. L’uomo era arrivato in taxi, dalla stazione ferroviaria, ed aveva con sé una valigia. Gli agenti l’hanno perquisito, e gli hanno trovato 1 chilo e 200 grammi di eroina allo stato puro: incellofanata, sottovuoto, per eludere i controlli. Non era uno spacciatore qualunque, bensì Ciro Gemignani, di Torre Annunziata, classe 1966, un personaggio di tutto rispetto, già affiliato alla camorra in passato, nel clan Limelli Vangone e che a cavallo degli anni ’80 e ’90 era in prima linea nella faida camorrista della Nuova famiglia di Raffaele Cutolo, e con precedenti di rilievo, dall’associazione per delinquere di stampo camorristico, all’omicidio, al traffico di droga, armi e munizioni, all’estorsione, ricettazione ed evasione. Giorni fa era già stato fermato per un normale controllo stradale, e l’attenzione era quindi massima. Già processato per direttissima, l’arresto è stato convalidato, Gemignani è in carcere per essere ascoltato. Ora gli inquirenti vogliono scoprire a chi era diretto il carico di droga, che avrebbe fruttato almeno 300mila euro di guadagno. Il sospetto è che vi sia uno o più personaggi a Rimini, con grandi disponibilità economiche ed una fitta rete di assuntori abituali, oltre alle giuste conoscenze per agganciare personaggi come Gemignani.
Nel video l'intervista a Nicola Vitale, capo Squadra Mobile Rimini.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Nicola Vitale, capo Squadra Mobile Rimini.
Francesca Biliotti
Riproduzione riservata ©
