Rimini: forze dell'ordine, istituzioni e associazioni insieme contro la violenza sulle donne

“Però no, chiamarlo amore non si può”: un titolo non casuale per descrivere un convegno che ha coinvolto forze dell'ordine, istituzioni e associazioni contro la violenza sulle donne. Perché oltre la metà dei femminicidi è legata a una storia d'amore che si trasforma in cieca violenza.

Durante l'evento, organizzato dalla Prefettura, sono state analizzate diverse sfaccettature della questione. Tra queste, le tecniche investigative utilizzate in questi casi, la psicologia nelle vittime di violenza domestica, passando per i metodi di prevenzione e le forme di accoglienza a chi subisce questi soprusi. Un argomento di stretta attualità, specie a Rimini.

A livello nazionale, sono state 149 le donne uccise nel 2016. Nei primi nove mesi del 2017, le vittime sono state 84. Di questi episodi, 31 possono essere considerati femminicidio. Il 73% dei essi avviene in famiglia; nel 56% dei casi il responsabile è il partner o l'ex partner. Nel Riminese, dall'inizio del 2016, sono state 72 le istanze di ammonimento raccolte dalla Questura; 23 gli ammonimenti irrogati.

Mauro Torresi

Nel servizio, le interviste al vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi, e al prefetto, Gabriella Tramonti

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