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Rimini, nuova manifestazione contro la Dad: "Scuola in presenza, un diritto essenziale"

di Annamaria Sirotti
20 mar 2021
Protesta a Rimini
Protesta a Rimini

Tra i tanti slogan, l'eredità di un padre come Pietro Calamandrei: “Trasformare i sudditi in cittadini è un miracolo che solo la scuola può compiere”; ma anche i messaggi delle istituzioni di oggi, come il monito del Presidente Sergio Mattarella: “Quando si danneggia una scuola, viene ferita l'intera comunità nazionale”.




Zaini a terra, hanno tutti un nome, simboli concreti di rivendicazione - collettiva ed individuale – per un diritto: il ritorno alla scuola in presenza. “Chiediamo che venga ripristinata al più presto la didattica in presenza, perché la scuola non ha colore. Deve essere riconosciuta come diritto essenziale – dice Stefania Montebelli del 'Comitato per la scuola in presenza'. Non possiamo più tollerare – prosegue - che le scuole restino chiuse, con i centri commerciali aperti”. Manifestazione in piazza Cavour, davanti a Palazzo Garampi, e c'è anche chi lamenta l'assenza dell'Amministrazione: “Mi meraviglio – dice una mamma e insegnante - che non vi sia sia nessuno, perché, per altri diritti, i rappresentanti delle istituzioni, ci sono sempre stati. Non si è visto nessuno in questa piazza, anche solo per dimostrare solidarietà”.

Interventi sulle conseguenze della DAD nella crescita di bambini e ragazzi, che devono tornare a vivere insieme le città. Matteo Stievano, psicologo dell'età evolutiva , riflette “sulla mancanza di socialità, sul rapporto pervasivo dei ragazzi con gli schermi, sull'interruzione delle rountine”, mentre è Letizia Lombardi, sociologa, ad osservare: “Gli effetti dannosi della Dad e di questo isolamento selettivo sui ragazzi sono evidenti. Chiediamo che ci venga dimostrata una evidente relazione di causalità tra aumento dei contagi e apertura delle scuole”.





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