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Rimini, rapina in centro storico: i timori dei commercianti

18 ago 2007
I carabinieri sul luogo della rapina
I carabinieri sul luogo della rapina
Sia il "Sole 24 ore" che "Italia oggi", nelle classifiche sulla qualità della vita, da anni collocano puntualmente Rimini agli ultimi posti, in tema di ordine pubblico, criminalità e microcriminalità. In alcuni periodi dell’estate, quando la popolazione riminese, grazie ai flussi turistici, addirittura arriva a triplicarsi, la situazione – come in questi giorni – degenera fino all’emergenza.
La sventata rapina di giovedì ne è un esempio. Ad agire, in questo caso, è stata una banda certamente numerosa, almeno 4 elementi, ed organizzata. Prima di tentare la rapina hanno rubato il furgone - utilizzato per sbarrare la strada all’eventuale arrivo delle forze dell’ordine - ed anche tre moto o scooter, per garantirsi una fuga agile. Non è la prima volta che in centro, i malviventi, prendono di mira negozi di pregio, anche se in passato è stata utilizzata la tecnica della spaccata.
E’ sempre la stessa banda che agisce? O si tratta di "rapinatori-turisti"? Gli investigatori stanno tentando di capirlo, grazie ai rilievi di polizia scientifica. Di certo - si ipotizza negli ambienti vicini alle forze di polizia - dopo il parapiglia di giovedì e la rocambolesca fuga, quasi a mani vuote, gli autori della tentata rapina, o si sono già allontanati o stanno nascosti per lasciar calmare le acque.
I commercianti del centro di Rimini, comunque, esigono piu’ sicurezza e quindi più agenti e più telecamere di sorveglianza. Gli innumerevoli episodi di criminalità stanno ingenerando una pericolosa sensazione di insicurezza e di illegalità. In molti, tra i negozianti, pensano che sia arrivata l’ora di reagire. E qualcuno l’ha già fatto a rischio della propria incolumità. Cittadini coraggiosi, con grande senso civico, che il questore Antonio Pezzano ha pubblicamente ringraziato e elogiato.

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