Rimini: sciopero province e città metropolitane, presidio davanti Prefettura

Adesione al 50% a Rimini allo sciopero nazionale dei dipendenti delle Province e delle città metropolitane indetto dalle federazioni del Pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil. Anche se, per il presidio sotto la Prefettura, erano una decina dei circa 90 dipendenti dell'ente di Corso d'Augusto.

In Emilia-Romagna la situazione è complicata ma non crtica grazie alla legge 15 del 2015 che ha "tamponato la situazione".

A Rimini, spiega il segretario provinciale della Fp-Cgil, Elisabetta Morolli, non si sono persi posti di lavoro e stipendi, ma si e' comunque registrata una "importante riduzione del fondo per i dipendenti". Cosi' la produttività si e' praticamente annullata: 200 euro nel 2016 rispetto ai 1.000 del 2015. Prima della riforma si contavano 268 dipendenti, una quarantina sono stati i pensionamenti e altri sono stati trasferiti in Regione. Da chiarire  c'e' anche dove siano finite le risorse promesse dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti per 38 Province al collasso, deliberate mai arrivate.

I sindacati lunedì saranno a Bologna in Regione per incontrare l'assessore Emma Petitti per chiedere risorse più strutturate e la stabilizzazione dei precari.
Anche Giuseppe Bernardi della Fp-Cisl conferma che le cose a Rimini vanno meglio che da altre parti, con alcuni enti incapaci di chiudere il bilancio consolidato. 

Nel video l'intervista a Elisabetta Morollii, segretaria Cgil Funzione Pubblica Rimini, Giuseppe Bernardi, Cisl Funzione Pubblica Romagna.

VA

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