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Rimini: trasloco per due scuole, i genitori, preoccupati, scrivono...

1 mar 2017
genitori preoccupati scrivono
genitori preoccupati scrivono
Sono decisamente preoccupati e "feriti" i genitori di 44 bambini che frequentano il nido "Il Melograno" e la scuola infanzia democratica "Anche se piove" a Rimini. Come scrivono in una lettera indirizzata alle testate locali, infatti, "in questi giorni sta accadendo qualcosa di molto spiacevole". L'amministrazione comunale ha scelto di non rinnovare piu' il bando per la gestione di quell'immobile che non sara' piu' a disposizione dal prossimo 1 luglio: "Il 30 giugno la concessione scade e di fatto noi e i nostri figli resteremo senza servizio educativo in favore del trasferimento nei locali di via Covignano 238 della scuola statale dell'infanzia di Via dell'Albero". Una "decisione sicuramente lecita ma- lamentano- improvvisa e non preannunciata". Senza dimenticare la funzione di centro estivo, "servizio che era garantito nei locali oggetto del contendere". Per la scuola democratica, proseguono, l'alternativa "frettolosamente trovata", permettera' di "colmare in parte il disagio dei soli bambini gia' inseriti nella scuola dell'infanzia, senza alcuna possibilita' di far fronte alle numerose ulteriori richieste di inserimenti". E dunque "stravolgera' tutto quanto costruito da tutti noi in questi anni e sara' traumatico soprattutto per i bambini". Peggio ancora per quelli del nido che "subiranno le ripercussioni di un vero e proprio taglio di una struttura" destinata a ospitarne 45. Per loro "non potra' essere trovata una collocazione, in quanto per la fascia di eta' 0-3 anni la legge richiede requisiti strutturali stringenti da soddisfare e non immediatamente reperibili". I genitori si sono fatti sentire con il Comune, ma "le possibilita' di restare in questi spazi con il medesimo impianto pedagogico sono minime"
Domani pomeriggio si terra' nei locali della scuola un sopralluogo da parte dell'assessore all'Istruzione, Mattia Morolli, e del direttore del settore Politiche giovanili e servizi educativi del Comune, insieme alle famiglie dei bambini e delle bambine entranti nella struttura dal prossimo settembre. "Questa storia- concludono- ci ferisce come genitori e come cittadini". Avevano trovato un luogo e un percorso pedagogico al quale "affidare con serenita'" i propri piccoli. Ora invece dovranno fare loro sopportare "fino a tre inserimenti-ambientamenti in un solo anno, centro estivo, nuovo servizio nido e scuola infanzia". E "chiunque ha a che fare con bambini piccoli sapra' quanto dal punto di vista emotivo verra' richiesto a noi ma soprattutto ai nostri figli nei prossimi mesi".

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