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Rischio nucleare: in tutti i Comandi dei Vigili del Fuoco sensori di rilevamento del livello di radioattività

Il neo Comandante dei Vigili del Fuoco di Rimini Piergiacomo Cancelliere parla della collaborazione con San Marino e del progetto, che condivide con i suoi uomini, per la diffusione della cultura della sicurezza

di Monica Fabbri
31 mar 2022

Entrando nella caserma dei vigili del fuoco di Rimini la sensazione, immediata, è di trovarsi in una grande famiglia. Nella condivisione del lavoro, che è pura passione, sono nati rapporti di amicizia veri. Da dicembre il Comando Provinciale ha un nuovo Comandante. Piergiacomo Cancelliere, originario di Cassino, ingegnere elettrico, vigile del fuoco dal 2006, ha conquistato da subito la stima dei suoi uomini. “Il Comandante è qui da poco – confidano – ma è come se fosse con noi da sempre”. “Alla fine siamo tutti vigili del fuoco” – commenta Cancelliere - “Io ho l'onore e l'onere di rappresentarli come Comandante ma alla fine condivido con loro lo stesso progetto, quello di essere al servizio del cittadino per garantire una risposta alle emergenze e per diffondere la cultura della sicurezza”.

E proprio sui temi della sicurezza si rinnova la collaborazione con San Marino. “Abbiamo rinnovato il sodalizio che c'è nel soccorso tecnico urgente. La polizia civile ha un dispositivo di soccorso minimo per rispondere alle esigenze di San Marino. Qualora poi ci fosse un'emergenza maggiore interveniamo naturalmente noi”. Collaborazione che continua. Il 5 Aprile ci sarà un'esercitazione congiunta. I vigili del fuoco sono sempre pronti ad intervenire, notte e giorno.

In prima linea anche in caso di pericolo di contagio da sostanze nucleari, biologiche, chimiche o radiologiche. Ogni comando ha un suo gruppo specializzato – il nucleo NBCR- che viene chiamato ad operare nelle situazioni più difficili. Con la guerra in Ucraina si parla sempre più spesso di rischio nucleare, anche se va detto che ad oggi, in Italia, non si è alzata l'allerta ma solo il monitoraggio. “Non tutti sanno che in tutti i comandi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sono presenti diversi punti di rilevamento del livello di radioattività”, racconta il Comandante. Già nell'allora Chernobyl chi si accorse dell'aumento di radioattività furono proprio i nostri sensori. Sicuramente in questo periodo abbiamo verificato con maggior attenzione i nostri cinque punti di rilevamento della radioattività dislocati su tutto il territorio della provincia di Rimini e seguiamo con attenzione i livelli che ogni giorno vengono misurati.







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