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Rissa all'Hotel Crocenzi, il commento di Usot e Consorzio 2000

2 lug 2008
Hotel Crocenzi
Hotel Crocenzi
Avevano annunciato che sarebbero andati all’ambasciata d’Italia. Invece, i 45 turisti di Brindisi che hanno denunciato di essere stati ingiuriati e minacciati dal titolare dell’hotel Crocenzi, per ora all’ambasciata non si sono visti. Nel frattempo sia i titolari dell’albergo che il gruppo di turisti hanno sporto denuncia gli uni contro gli altri: i primi per danneggiamento, i secondi per offese e minacce. Tutto è nato dall’assenza di aria condizionata nelle stanze. Il diverbio è degenerato quando un bambino è andando a sbattere contro una vetrata. Fraintendendo l’accaduto, alcuni ospiti hanno scaraventato delle sedie contro la finestra. Un brutto episodio che macchia l’ottima reputazione della Repubblica in fatto di ospitalità; soprattutto in un periodo in cui il comparto turistico è bersagliato dalle critiche. Il presidente dell’Usot non nasconde la sua amarezza. Non vuole entrare nel merito delle ragioni, anche se ritiene tutto sia nato da un piccolo malinteso che poteva essere risolto in tutt’altro modo. “E’ un danno – sostiene Paolo Rossi - all’immagine della Repubblica, a quanti hanno fatto della cortesia il loro punto di forza. Il senso di ospitalità fa parte della nostra storia – sottolinea Rossi - e dobbiamo tenerlo alto”. Inoltre anticipa che l’Usot sta lavorando alla classificazione degli alberghi e che ha deciso di inserire nella prossima legge una clausola che renda obbligatoria l’aria condizionata nelle strutture a tre stelle. Sconfortato per quanto accaduto anche Stefano Raggi. Il presidente del Consorzio 2000 invita a non dare giudizi affrettati. Lui stesso desidera andare a fondo della questione interpellando le parti in causa. “La volontà del Consorzio – spiega Raggi – è quella di capire se ci siano state mancanze nel nostro sistema. In caso contrario dovremo tutelare l’immagine di San Marino e dei suoi albergatori. Il Consorzio si è dotato da quest’anno di un regolamento che mette nero su bianco l’etica del comparto. Si tratta di un codice deontologico a tutela del turista e degli alberghi. Gli articoli vanno rispettati per non incorrere in sanzioni”.

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