Roma: congresso 'Dignità del bambino nel mondo digitale', presente la sammarinese Bollini

La dignità del minore nel mondo digitale al centro del Congresso nella Pontificia Università Gregoriana. 
L'incontro si è aperto con un video che racconta le storie di sette bambini vittime di cyberbullisimo e di abusi online. I partecipanti presenteranno a papa Francesco una dichiarazione finale venerdì 6 ottobre. 
«Questo Congresso riunisce alcune delle più qualificate per lottare verso un obbiettivo comune. Se non noi, chi altro?», ha sottolineato il gesuita tedesco Hans Zollner, direttore del Centre for Child Protection presso lo stesso Ateneo romano dei gesuiti che ha organizzato l’evento.
"È complicato riconoscere i segnali di situazioni a rischio. E' semplice per un minore entrare nella trappola in maniera inconsapevole" ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso.
Dopo il saluto del rettore della Gregoriana, Nuno da Silva Goncalves, e del superiore della Compagnia di Gesù, Arturo Sosa, la ministra italiana della Pubblica istruzione, Valeria Fedeli, ha sottolineato come sia necessaria «una grande alleanza educativa che ci veda insieme scuola, famiglie, istituzioni, territori, media e nuove piattaforme tecnologiche». 
Il professor Ernesto Caffo, fondatore del Telefono Azzurro e professore dell’università di Modena e Reggio Emilia, ha spiegato nella sola Europa «quasi 18 milioni di bambini sono risultati vittime di abuso sessuale nel 2013» e «molti studi hanno individuato percentuali che oscillano tra il 7% ed il 36% nelle bambine e tra il 3% e il 29% nei bambini». Internet Watch Foundation, ha proseguito il docente, ha rilevato che «il 60% del materiale pedopornografico online è attualmente ospitato in Europa, con un aumento del 19% rispetto all’anno precedente». Interpol nel 2016 «ha identificato cinque bambini vittime di abuso sessuale online al giorno». Nel 23% dei casi, ancora, gli adulti sopravvissuti necessitano di servizi di salute mentale a vita. E «il web è un terreno fertile per nuove forme di abuso sessuale come il sexting, il sexortion, il grooming e l’abuso on live streaming». La serata è stata conclusa dal discorso della baronessa Joanna Shields, fondatrice della organizzazione britannica WeProtect Global Alliance tra i promotori dell’evento. 

In collegamento Sylvie Bollini, funzionario Affari Esteri e membro Consiglio Europa Protezione Bambini contro sfruttamento e rete 'We protect'

VA

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