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San Giovanni in Marignano: l'indignazione dei colleghi per la morte di Massimiliano Guazzolini

17 gen 2008
LAM - insegna
LAM - insegna
Per un'ora e mezza, affiancati dai lavoratori metalmeccanici provinciali, hanno presidiato i cancelli dell'azienda per chiedere maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro. Tanta la commozione tra i presenti. Massimiliano Guazzolini è morto schiacciato tra un carrello trasportatore e il bancone di una macchina punzonatrice per la lavorazione delle lamiere. Gli ispettori della Medicina del lavoro dell'Ausl di Rimini hanno posto sotto sequestro i macchinari. Sull'incidente indagano anche i Carabinieri di Cattolica. Guazzolini lavorava alla Lam dal '96 ed era delegato sindacale della Fiom Cgil. La tragedia si è consumata in pochi minuti, quasi alla fine del turno o almeno questa è l’ipotesi perché è a quell’ora che i compagni di lavoro hanno trovato il corpo. Nessuno infatti ha sentito le grida, nessuno si è accorto di nulla. Sarà l’autopsia a stabilire l’ora della morte.
Si è trattato dell’ennesima morte sul lavoro, una strage che sembra impossibile fermare. La fatalità non c’entra mai, dicono i sindacati italiani che richiamano all’urgenza di affrontare concretamente i temi della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro in tutta la Romagna. I numeri sono da brividi, ogni anno nella sola provincia di Rimini si contano quasi 10 mila incidenti sul lavoro. Nel 2007 i morti sono stati 4, 14 nel 2006, 8 nel 2005. Troppi per i sindacati che dal 2005 chiedono un Consiglio provinciale aperto dedicato proprio al tema del sicurezza sul lavoro.

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