Frana San Leo: resta il divieto di rientro a casa per quattro famiglie

Quattro le famiglie che ancora non hanno potuto rientrare nelle proprie case da quel 27 febbraio di un anno fa, quando una frana devastante si è portata via 50.000 metri cubi di roccia della rupe di San Leo. Sono per lo più anziani, sistemati in altre abitazioni del centro storico proprio per non sradicarli troppo dalla loro quotidianità. Ma il disagio resta. Domani il sindaco incontrerà gli evacuati per aggiornarli sulla situazione, tuttavia di tornare a casa al momento proprio non se ne parla. Dal punto di vista dei lavori, si tiene un buon passo. Con ordinanza del luglio 2014 – fa sapere il Sindaco Guerra - erano stati stanziati 500mila euro per i primi interventi che ora risultano in stato avanzato di esecuzione; poi qualche mese fa assegnati altri 100mila euro per Fosso Campone e di seguito ulteriori 205mila destinati sempre alla base della parete dove si è depositata la maggior parte dei detriti dovuti al crollo. Consolidare il versante di Fosso Campone per il Servizio Tecnico di Bacino Regionale va, infatti, nella direzione di contrastare l'instabilità della rupe adiacente e quindi di limitare altre possibili frane. Insomma finanziamenti intorno agli 800mila euro che includono anche le indagini. Valutazioni sulla sicurezza che però non hanno ancora raggiunto un livello di completezza tale da permettere alle famiglie di riappropriarsi delle proprie abitazioni. La speranza dell'amministrazione è di accorciare i tempi il più possibile. Nel video il punto della situazione dal Sindaco di San Leo, Mauro Guerra.

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