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San Leo: Sindaco, il no alla discarica è l'epilogo che premia l'impegno della gente e degli enti coinvolti

11 ago 2015
il no alla discarica è l'epilogo che premia l'impegno della genteSan Leo: il no alla discarica la soddisfazione di cittadini ed enti
San Leo: il no alla discarica la soddisfazione di cittadini ed enti - Il no alla discarica per il Sindaco è l'epilogo che premia l'impegno della gente e degli enti coinvo...
“Quando un'istruttoria è seria, se vi sono dei problemi emergono, altrimenti non vengono rilevati”. Così Mauro Guerra all'indomani del parere negativo sul progetto della Cabe espresso dalla Conferenza dei Servizi. Dal Sindaco l'invito a quella fetta di popolazione che si dimostrava scettica a confidare di più sull'operato degli enti coinvolti.
Gioisce il Comitato “San Leo dice No alla discarica”. Un grande risultato da condividere con i cittadini, la segreteria di Stato al Territorio e in generale le varie istituzioni che hanno sposato la causa. Ma la battaglia può dirsi veramente conclusa?
Secondo indiscrezioni la Cabe presenterà ricorso e in ogni caso non sembra del tutto escluso che su quell'area si tenti ugualmente di realizzare un impianto per il trattamento dei rifiuti magari con caratteristiche diverse.
Nel video in collegamento Mauro Guerra, Sindaco di San Leo e l'intervista a Massimo Ceccoli, Comitato “San Leo dice No alla discarica”.

sp

Sulla vicenda interviene anche il Segretario alla Cultura Giuseppe Maria Morganti
“La decisione della Provincia di Rimini sulla discarica di San Leo manifesta grande lungimiranza dei tecnici e degli amministratori nella tutela delle potenzialità di un territorio vocato alla cultura e alla valorizzazione delle bellezze naturali. Andrea Gnassi con questa decisione ha rappresentato il pensiero dei tanti che vivono su un territorio che supera di gran lunga i confini provinciali. La Repubblica di San Marino è assolutamente convinta che il Montefeltro sia una area straordinaria le cui caratteristiche morfologiche ne hanno fino ad oggi preservato l’identità. Ciò rappresenta un enorme potenziale che se organizzato in distretto culturale e gestito attraverso l’identificazione di un piano comune, può garantire sviluppo per il prossimo futuro”.

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