BOLLETTINO STATISTICA

San Marino: cresce il numero delle imprese e l'afflusso turistico

Pubblicato, dall'Ufficio Informatica, il Bollettino di Statistica riguardante il terzo trimestre del 2019

33.538. Sono i residenti registrati in Repubblica al 30 settembre; con un lieve incremento, rispetto allo stesso mese del 2018. Eppure – a quanto risulta dal Bollettino – i nuovi nati, nei primi 9 mesi dell'anno, sono stati 171; mentre il numero dei decessi è di 191. Un saldo naturale negativo di 20 unità, insomma, compensato tuttavia dall'incremento di cittadini italiani e di diverse nazionalità. Dal gennaio 2019, infatti, sono stati 284 gli immigrati; da non sottovalutare comunque il numero di persone – 145 – che hanno scelto di lasciare il Titano per vivere altrove. 95 quelli con cittadinanza sammarinese.

Buone notizie sul fronte delle imprese: 5032, quelle operanti in Repubblica; 40 in più rispetto a 12 mesi fa. Con un incremento significativo specie nei settori “istruzione” e “noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese”. In diminuzione, invece, le attività immobiliari. Un tessuto imprenditoriale, quello sammarinese, fatto di realtà di piccole dimensioni. Il 94% delle imprese ha meno di 10 addetti.

Oltre 1.578.000, i visitatori saliti in Repubblica da gennaio a settembre; il saldo positivo è dell'1,4%. Gli incrementi maggiori – rispetto agli stessi mesi dello scorso anno – a giugno e settembre. Notevole il +22,3% registrato nei pernottamenti. L'azione per favorire il turismo di sosta, insomma, sembra stia producendo risultati.

Cala, invece, il totale dei veicoli registrati sul Titano ed il numero delle immatricolazioni. Effetti del “caso targhe”, probabilmente.

E poi il lavoro. A fine settembre erano 22.992 gli occupati; con un incremento – rispetto allo scorso anno – di 459 unità. La diminuzione di 43 lavoratori, nel pubblico allargato, è stata ampiamente compensata dalle performance del settore privato, dove si sono registrati 527 dipendenti in più; in tanti nel manifatturiero, ma spicca anche la crescita di 82 unità nel comparto del commercio. In controtendenza il settore finanziario ed assicurativo, con la perdita di 35 posti di lavoro. Aumentato, invece, negli ultimi 12 mesi, il numero dei frontalieri: +6,8%. Attualmente rappresentano il 31,6% dei lavoratori dipendenti. Diminuisce infine del 14,8% l'importo liquidato in cassa integrazione guadagni.

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