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San Marino: proclamato lo stato di “emergenza idrica”. Ecco divieti, sanzioni e tariffe

Il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini: "Ordinanza emessa per cercare di programmare i prossimi mesi ed evitare di mettere a rischio il nostro approvvigionamento".

6 lug 2021

Le scarse precipitazioni degli ultimi mesi hanno provocato la riduzione delle risorse idriche disponibili a San Marino. A questo va aggiunto anche l'aumento delle temperature che ha incrementato la richiesta di acqua per uso idropotabile e ha reso necessario dichiarare lo stato di emergenza idrica.



"Naturalmente non sono soddisfatto quando si devono adottare misure di questo tenore - sottolinea il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini - perché vuol dire comunque che siamo nel mezzo di una stagione estremamente siccitosa e quindi c'è sicuramente un problema da affrontare. Abbiamo dovuto emettere l'ordinanza per cercare di programmare bene tutti i mesi che abbiamo di fronte per evitare di mettere a rischio il nostro approvvigionamento e per mantenere un corretto e ordinato rapporto con i nostri fornitori". 

L'ordinanza invita quindi tutta la cittadinanza, nel periodo di emergenza idrica, a rispettare il divieto di:
1. innaffiare prati, orti e giardini;
2. lavare piazzali, scale, strade private;
3. riempire piscine;
4. riversare acqua in cisterne e pozzi;
5. lavare veicoli, divieto che non si applica nel caso in cui l’attività sia svolta presso stazioni di servizio munite di impianti automatici.

La prima infrazione costerà 150 euro, 500 la seconda, poi 1000 euro per ogni successiva infrazione. Le cifre raddoppiano nel caso in cui il trasgressore sia un grande consumatore uso domestico o un consumatore usi diversi. Cambiano anche le tariffe: nel periodo di emergenza idrica, la tariffa attualmente prevista per consumi delle utenze uso domestico superiori ai 30 m³/mese viene maggiorata di 20 euro per ogni m³ di acqua utilizzato eccedente i 30 m³.

"Abbiamo fatto un'ordinanza - aggiunge Teodoro Lonfernini - che sicuramente ha dentro di sé un appello rivolto proprio ai cittadini. Riuscire a gestire al meglio quella che è una importantissima risorsa, l'acqua, e all'interno di un territorio come il nostro deve essere maggiormente gestita proprio perché l'approvvigionamento deriva chiaramente da fonti esterne. Su questo come governo e come maggioranza dobbiamo anche aprire una volta per tutte un capitolo il futuro dell'approvvigionamento del nostro paese perché credo che sia arrivato il momento di investire anche in infrastrutture fondamentali come quella della gestione delle risorse idriche".  

Nel video l'intervista al segretario per i rapporti con l'AASS, Teodoro Lonfernini




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