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San Marino a rischio razionamento idrico

9 lug 2007
Il Marecchia
Il Marecchia
“I dati del fine settimana non hanno attendibilità. Le aziende sono chiuse e molti sammarinesi hanno lasciato casa per il mare, ma siamo in emergenza.” Il direttore dell’azienda di stato per i servizi Emanuele Valli ricorda anche che, storicamente, luglio è il mese in assoluto meno piovoso. Dunque, se terrà fede alla statistica l’ipotesi di un peggioramento è possibile.
Insomma se non arriverà un po’ di pioggia non è escluso che dal divieto assoluto di servirsi dell’acquedotto pubblico per innaffiare orti, giardini, prati, lavare piazzali, scale e strade private, riempire piscine, riversare acqua in cisterne e pozzi, lavare privatamente i veicoli, si arrivi al razionamento idrico.
Le previsioni del tempo non sono rassicuranti. I temporali, previsti per i prossimi 2 giorni, si limiteranno a sfiorare la Repubblica dove la pioggia dovrebbe cadere dalla serata di domani alle prime ore di mercoledì. Poi di nuovo sole e soprattutto caldo.
Il Segretario di Stato per gli affari interni, Valeria Ciavatta, ha convocato per domani il Coordinamento per la Protezione Civile, proprio per valutare le misure più adatte a fronteggiare la situazione straordinaria di emergenza idrica e, da domani, gli autobus pubblici si vestiranno a nuovo con la campagna di sensibilizzazione, curata dallo Studio AG, che invita proprio a fare attenzione all’utilizzo di acqua.
La media dei consumi sul Titano è di 12.600 metri cubi d’acqua al giorno. Una cifra altissima resa tale anche da quei 400 grandi consumatori, individuati dall’azienda per i servizi, che ogni anno si servono mediamente di 1.500 litri di acqua al giorno. A loro il decreto emanato dal Governo non fa sconti. Nel periodo di emergenza idrica chi utilizzerà oltre 30 metri cubi al mese di acqua, dovrà pagare 20 euro in più per ogni scatto del contatore.
Intanto il Congresso ha autorizzato l’Azienda dei servizi ad attivarsi per utilizzare la nuova risorsa idrica di Gorgascura. Le prime analisi chimico batteriologiche hanno dato risultato positivo, serve ora il collegamento con l’acquedotto e circa due settimane di lavoro. “Non risoverà il problema - ha ammesso Masi - i sammarinesi devono impegnarsi a risparmiare”.

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