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San Marino: spostamenti sempre possibili da e verso comuni limitrofi per beni non disponibili o più economici

Spostamenti in “zona gialla” confermati fino al 20 dicembre

7 dic 2020
San Marino: spostamenti sempre possibili da e verso comuni limitrofi per beni non disponibili o più economici

Dall'incontro in videoconferenza fra le autorità sammarinese e quelle delle province limitrofe, è stata confermata la possibilità di spostamento senza autocertificazione, da e verso San Marino, fino a tutto il 20 dicembre, ad esclusione della fascia oraria dalle 22.00 fino alle 05.00. Nella fascia notturna, invece, gli spostamenti sono consentiti solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità ovvero per motivi di salute, muniti di autocertificazione. 

Dal 21 dicembre al 6 gennaio 2021 la mobilità fra San Marino e le regioni italiane sarà consentita solo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, per motivi di salute oppure nelle circostanze previste dal DPCM del 3 dicembre 2020, muniti di autocertificazione. Limitazioni ulteriormente rafforzate nelle giornate del 25, 26 dicembre e primo gennaio.

Restano comunque valide in ogni periodo le possibilità di spostamento da e verso la Repubblica di San Marino dai e per i comuni confinanti per usufruire di servizi e l’approvvigionamento di beni di prima necessità non disponibili affatto nel proprio territorio di residenza o beni che rispondano alle specifiche esigenze dell’interessato, anche in termini di maggiore e comprovata convenienza economica.

"Nell’ambito dell’incontro - recita una nota della Segreteria Esteri - è stato concordato di applicare alla mobilità fra San Marino e le provincie limitrofe le FAQ tempo per tempo vigenti ed emesse dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per ciò che riguarda la possibilità di spostamento nei periodi e nelle fasce orarie di vigenza delle restrizioni."

Alla videoconferenza hanno partecipato i Segretari agli Esteri e alla Sanità Luca Beccari e Roberto Ciavatta, e i Prefetti delle provincie di Rimini e Pesaro-Urbino, Giuseppe Forlenza e Vittorio Lapolla



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