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San Marino: terzo giorno consecutivo con zero decessi. Netto calo delle nuove positività

Presente alla conferenza stampa del Gruppo di Coordinamento anche il Direttore della Pediatra. Da Nicola Romeo una serie di utili consigli per mamme e papà

10 apr 2020

Atmosfera più distesa, oggi, alla conferenza stampa del Gruppo di Coordinamento. Specie rispetto a mercoledì, quando ad un drastico aumento di tamponi analizzati, corrispose la scoperta di 29 positività. Era l'effetto della nuova strategia diagnostica, adottata a San Marino. Quei numeri - comunque inattesi – colpirono però l'opinione pubblica. Ma la situazione è cambiata. Nelle ultime 24 ore si registrano infatti 11 nuovi casi; a fronte di ben 72 tamponi analizzati. E soprattutto, per il terzo giorno consecutivo, non vi sono stati decessi. Tutto ciò mentre prosegue la ricerca di pazienti con sintomatologie lievi, o che – seppur asintomatici - abbiano avuto contatti con individui già positivi al covid. Si conta inoltre una nuova guarigione; mentre scende di 6 unità il numero di ricoverati. 446 le quarantene attive. Dal Dirigente dell'Authority, poi, un aggiornamento della situazione alla medicina interna, dove era stato scoperto un focolaio di infezione. Sono in corso indagini epidemiologiche, ma i 5 pazienti trasferiti in isolamento – ha assicurato Gabriele Rinaldi – non presentano criticità; gli altri – che erano stati temporaneamente spostati in ortopedia – sono tornati nel reparto di medicina, dopo un'accurata disinfezione, ieri, della struttura. In conferenza stampa anche l'intervento del Direttore della Pediatria. 32 i bambini monitorati ogni giorno, via telefono; appartengono a famiglie poste in quarantena, essendovi almeno un genitore positivo. Da Nicola Romeo anche una serie di indicazioni a mamme e papà: tranquillizzare, con i propri gesti e comportamenti, i figli; rendere la loro giornata impegnata; e per quanto possibile – se si dispone di un minimo spazio – permettere un'esposizione solare specie ai bimbi più piccoli. Infine un consiglio a quei genitori positivi al virus, o che sospettano di esserlo: mandare i figli a casa dei nonni – avverte Romeo – non è la scelta migliore; perché “in questo contesto le persone fragili sono quelle anziane, e non i bambini”.

Nel servizio l'intervista Skype a Nicola Romeo – Direttore UOC Pediatria


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