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San Marino. Truffe telefoniche: ecco come riconoscerle e cosa fare

Ieri sera alcune segnalazioni di telefonate sospette sono arrivate alle forze dell'ordine sammarinesi. La Segreteria di Stato Affari Interni ricorda il vademecum su come comportarsi e cosa fare

di Giacomo Barducci
11 nov 2020

Nel corso della serata di ieri sono state segnalate, alle forze dell'ordine sammarinesi, alcuni tentativi di truffe telefoniche. La Segreteria di Stato per gli Affari Interni insieme a Polizia Civile, Gendarmeria e Guardia di Rocca ricordano alcune regole su come riconoscere i tentativi di truffa.

Spesso le chiamate, spiegano, giungono da numeri anonimi da parte di persone che si qualificano come Corpo di Polizia o autorità sammarinese o italiana. La persona che chiama fa spesso riferimento a informazioni personali, dettagli privati o il mancato rispetto del coprifuoco. Questi passaggi servono a disorientare la vittima facendola preoccupare per poi tentare di ottenere denaro o farla allontanare dall'abitazione.

Nel vademecum la Segreteria di Stato Affari Interni ricorda che in nessun caso le forze di polizia, sammarinesi o italiane, telefonano a casa di parenti in caso di incidenti a qualche familiare per richiedere somme di denaro o sostegni finanziari.

Se ricevete chiamate di questo tipo è molto importante non rispondere a domande personali o riguardanti i propri familiari, non fornire informazioni sul proprio denaro, non allontanarsi dall'abitazione e chiudere la telefonata o, per chi ha possibilità, registrare la conversazione. Contattare poi la Centrale Operativa Interforze (0549 888888 o 112 e 113) per segnalare la truffa specificando possibilmente: orario di ricezione della telefonata, numero di telefono del chiamante (se non anonimo), voce (maschile o femminile) e contenuto della conversazione.


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