San Patrignano. Si torna a parlare delle divergenze fra Andrea Muccioli e la famiglia Moratti

Un anno di silenzi, di riserbo assoluto su una vicenda che lasciò sorpresi i più, si torna a parlare del divorzio professionale fra l'allora guida di San Patrignano, Andrea Muccioli e la famiglia Moratti, da sempre sostenitrice della comunità fondata da Vincenzo sulle colline di Rimini. A parlare è Cristina Fontemaggi Muccioli, avvocato, moglie di Andrea. Lo fa in un'intervista rilasciata al settimanale “Oggi”, in cui racconta le difficoltà seguite a quella separazione e le divergenze che hanno portato a dividere strade che per oltre 30 anni sono state percorse insieme. “Andrea – dichiara la moglie – decise di lasciare San Patrignano al termine di un periodo di incomprensioni e contestazioni sul bilancio della comunità. E' stato liquidato con una cifra irrisoria, pari a 80 mila euro – continua Cristina Fontemaggi Muccioli – dopo che mio suocero e la sua famiglia hanno donato immobili e terreni per milioni di euro”. La moglie di Andrea, che oggi lavora come consulente a Milano, racconta anche il travaglio psicologico del marito, uscito “svuotato, profondamente segnato e depresso per quello che gli è accaduto”. “I Moratti – accusa nell'intervista rilasciata al settimanale - sono diventati i padroni assoluti di San Patrignano. Il patto che c'era tra loro e mio suocero è stato disatteso: i Muccioli dovevano essere sul campo e i Moratti dovevano sostenere l'opera economicamente". Parole pesanti che dalla comunità nessuno intende commentare. Da noi contattato il portavoce di San Patrignano si limita a dichiarare, con gentilezza ma altrettanta fermezza: “nessun commento dalla comunità”. Chissà che nei prossimi giorni Letizia o Gianmarco Moratti non intendano rompere il silenzio che si sono imposti e fornire una loro lettura della vicenda.

Sergio Barducci

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