Sanità: Pesaro e Fano si contendono il punto nascita

Cinque donne sono morte di parto durante le feste e il ragionamento sulla qualità della sanità si apre anche nella regione Marche, il derby è tra Pesaro e Fano che si contendono la permanenza del punto nascita. Urbino è già salva. Quello che prende corpo è un riordino della sanità programmato dal 2011 e che sta creando molte contestazioni. I punti nascita passano da 10 a 7 in tutte le Marche, uno per ognuna delle 5 province-area vasta più uno nelle due aziende ospedaliere di Ancona e Pesaro. Il tutto sulla base di una legge nazionale che, all'insegna della sicurezza e del risparmio, prevede che i punti nascita abbiano un minimo di 500 parti in zona montana e un minimo di mille nel resto del territorio. Nel 2015 a Pesaro ci sono stati 837 parti e a Fano 879.
Il presidente della Regione Luca Ceriscioli, intanto, rimane fermo sulla chiusura dei reparti. L'Osservatorio provinciale sulla sanità è molto critico e incita i sindaci Massimo Seri di Fano e Matteo Ricci di Pesaro a chiedere una deroga in modo da tenere attivi i servizi in entrambe le città. Dal 31 gennaio i punti nascita di Osimo e Fabriano, in provincia di Ancona, e San Severino in provincia di Macerata chiuderanno e i rispettivi ospedali dovranno fare a meno del reparto di ostetricia. Nel video l'intervista a Roberto Giannotti, Osservatorio Sanità.

VA

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