
In occasione della Giornata della Terra, Save the Children lancia un allarme che scuote le coscienze: circa 774 milioni di bambini – un terzo della popolazione infantile mondiale – vivono in condizioni di estrema vulnerabilità, esposti contemporaneamente alla povertà e agli impatti devastanti della crisi climatica.
L’Organizzazione internazionale, impegnata da oltre un secolo nella difesa dei diritti dell’infanzia, sottolinea l’urgenza di un’azione globale più ambiziosa e tempestiva, chiedendo che bambini, bambine e giovani siano posti al centro delle politiche climatiche. Fondamentale, secondo Save the Children, è assicurare adeguati finanziamenti per misure di mitigazione e adattamento che rispettino i diritti dell’infanzia.
Danni alla salute fisica e mentale, incremento dei casi di asma, insicurezza alimentare, disuguaglianze aggravate e scuole chiuse per il caldo estremo sono solo alcune delle conseguenze già in atto. Tra il 2022 e il 2024, si stima che 404 milioni di bambini in 81 Paesi abbiano subito interruzioni scolastiche legate a eventi climatici estremi, con una perdita media di 28 giorni di insegnamento.
“Senza progressi concreti non possiamo garantire un futuro ai 774 milioni di bambini oggi minacciati dalla povertà e dal cambiamento climatico. È nostro dovere dare ascolto alle loro voci: il loro presente e il loro futuro sono in gioco”. La Giornata della Terra 2025 assume quindi un valore ancora più profondo, richiamando l’intera comunità internazionale alla responsabilità e alla solidarietà, per costruire un pianeta sano, giusto e sostenibile per tutte le generazioni.